Nubifragio a Roma, la colpa degli allagamenti non è solo dei tombini

Il punto di vista di Trenino Blu sull’emergenza pioggia nella Capitale

A Roma diluvia e la città si allaga. Di chi è la colpa?

Nel giorno che è seguito all’acquazzone che s’è abbattuto sulla Capitale e che ha fatto vedere scene apocalittiche, è partita la caccia al colpevole.

Normale che la furia dell’opinione pubblica si sia abbattuta sulla prima cittadina, anche per le uscite social di esponenti pentastellati – tra cui Virginia Raggi – che avevano deriso o attaccato le precedenti amministrazioni in occasione di grandi acquazzoni:

Ma Carlo Tortorelli di Trenino Blu smorza le comprensibili, ma facili, gogne mediatiche e suggerisce di approfondire la questione diveramente.

Nella zona di Ponte Lanciani, in poco più di un quarto d’ora, sono caduti litri d’acqua per metro. Secondo il blogger, oltre a puntare il dito contro la mancata pulizia delle caditoie, è necessario interrogarsi anche sullo stato della rete fognaria romana.

“Lo possiamo osservare noi stessi al termine delle piogge: se l’acqua resta la fogna è probabilmente otturata, se fluisce era l’infrastruttura ad aver raggiunto il suo limite – spiega Tortorelli – l’irreale mare di ghiaccio sulla Togliatti racconta di un cambiamento climatico che ci riguarderà per i prossimi decenni”.

Sul fronte della pulizia dei tombini la situazione è complessa e i problemi affondano le proprie radici in due bandi pubblicati a fine luglio e non ancora assegnati. In attesa di capire come verranno usati questi fondi inutilizzati del Giubileo e dirottati sulla sistemazione delle strade, a pulire le caditoie ci pensano ancora ci pensano ancora gli operai preposti alla manutenzione straordinaria.

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