La giunta capitolina ha approvato nella notte la delibera, attesa da giorni, e che consente ai titolari di bar e ristoranti di ampliare, o richiedere ex novo, una superficie di suolo pubblico per collocare tavolini e de hors e che cancella fino alla fine del 2020 il pagamento del Canone per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap). Bar e ristoranti potranno ampliare del 35 per cento l’occupazione di suolo pubblico che già hanno, oppure – laddove non l’abbiano mai richiesta – potranno farlo ottenendo il 35 per cento di Osp rispetto alla superficie del locale. Le domande, corredate di planimetria, potranno essere presentate telematicamente al Municipio di competenza e varrà il principio dell’autocertificazione: i successivi controlli accerteranno il rispetto dei parametri e laddove fossero riscontrate difformità il commerciante avrà 7 giorni di tempo per rimuovere tavolini o altri arredi.
Per i locali che non potranno collocare i tavolini nelle immediate vicinanze è permesso di richiedere la Osp a una distanza massima di 25 metri da fronte esercizio, a condizione che siano rispettate le norme igienico sanitarie relative al trasporto di generi alimentari. Sullo stesso modello della delibera di giunta, che ha efficacia immediata, l’assessore allo Sviluppo economico e Commercio di Roma, Carlo Cafarotti, ha elaborato anche una proposta di deliberazione da sottoporre all’Assemblea capitolina che prevede la Osp anche per le strutture ricettive alberghiere in possesso di abilitazione all’esercizio dell’attività di somministrazione alimenti e bevande. Il provvedimento di giunta consente ai titolari di bar e ristoranti di potersi allargare fin da subito, il regolamento arriverà in Aula Giulio Cesare invece nei prossimi giorni e per ora è rivolto soltanto agli esercizi che effettuano somministrazione di alimenti e bevande.