Omicidi Fidene: è grave una delle donne ferita ieri nella sparatoria

Oggi al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto di Roma, Bruno Frattasi,  ha parlato di "un evento imponderabile. Roma resta una città sicura"

Il bar "Posto giusto" a Fidene dove ieri si è verificata la sparatoria.

Sono ancora sotto choc i residenti nella zona di Fidene, dove ieri un uomo, Claudio Campiti, ha sparato nel corso di una riunione di condominio uccidendo tre donne e ferendo altre persone.

Un mazzo di rose e gerbere bianche, avvolto da carta rosa, è stato deposto a fianco del gazebo esterno del bar “Posto giusto”, teatro della tragedia. I fiori sono stati lasciati dai vicini in memoria di Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano, le tre donne decedute. Attorno al gazebo un nastro bianco e rosso delimita il perimetro della sala, scena del crimine. Sul posto sono riuniti dalle prime ore di questa mattina giornalisti, curiosi e l’area è presidiata dai carabinieri.

Intanto restano molto gravi le condizioni della donna feria durante la sparatoria. L’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea fa sapere che “dopo la notte trascorsa in rianimazione, permangono molto gravi le condizioni della paziente ricoverata ieri, che resta in prognosi riservata”. Mentre l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha fatto visita questa mattina al 67enne Silvio Paganini, ricoverato al policlinico Gemelli.

“Sta bene, poi diranno i medici e molto probabilmente verrà dimesso nelle prossime ore. Grazie al suo gesto si è evitato un bilancio ancor più nefasto. Sono venuto a ringraziare il signor Paganini per quel che ha fatto. Ha avuto coraggio, è stato molto lucido”, ha spiegato D’Amato. Per quanto riguarda gli altri feriti nella sparatoria, “la signora ricoverata all’ospedale Sant’Andrea si trova in rianimazione e presto verrà emanato un bollettino medico. La situazione è grave – ha aggiunto l’assessore -. Mentre la signora ricoverata al Policlinico sta bene, è lucida e orientata e anche lei sarà dimessa e avrà un sostegno psicologico”.

Oggi al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto di Roma, Bruno Frattasi,  riferendosi alla sparatoria di ieri ha parlato di “un evento che ha qualcosa di drammaticamente imponderabile” e “non è dimostrativo di un fallimento del sistema sicurezza di Roma, che è resta una città sicura. Esprimo il mio dolore per quanto avvenuto ieri, è stato uno choc per tutti, ma Roma è e resta una città sicura”.

Infine il prefetto ha detto che ci sarà un un rafforzamento dei controlli nei poligoni, visto che il killer, non si sa ancora come, è riuscito a sottrarre l’arma in una struttura analoga a Tor di Quinto .

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