Omicidi Prati: inquirenti valutano pianificazione delitti

"Nelle immagini di sorveglianza De Pau camuffato con cappuccio e mascherina"

Gli inquirenti al lavoro sui tre omicidi avvenuti il 17 novembre nel quartiere Prati di Roma, valutano in queste ore quali siano stati i margini di pianificazione dei tre delitti e se Giandavide De Pau si sia recato dalle vittime con intento omicida.

Ad avvalorare l’ipotesi ci sono le immagini delle telecamere di sorveglianza che mostrano De Pau con il volto travisato da mascherina e cappuccio, nei pressi della casa delle vittime. A ciò si aggiunge il video sullo smartphone dell’uomo, che attivò la registrazione pochi istanti prima di uccidere le due prostitute cinesi.

L’uomo entra in casa delle due vittime di Via Augusto Riboty alle 10.01, si legge nell’ordinanza della gip Mara Mattioli. Indossa un giubotto con cappuccio e scalda orecchie.Quando esce dallo stabile, alle 10.41, dopo aver ucciso le prime due vittime, “ha il capo coperto dal cappuccio nero della felpa, che indossa sotto la giacca di colore azzurro e sopra il cappuccio della felpa calza uno scalda orecchie”, scrive la gip. De Pau indossa una mascherina, un paio di occhiali da sole e cammina con passo veloce, le mani in tasca e “aloni di macchie sul giubbotto”, si legge nell’ordinanza. Di lì a poco l’uomo raggiunge Via Durazzo dove uccide la terza donna.

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