Omicidio Alatri: si cercano indizi nel cellulare dell’indagato

Domani i genitori di Thomas Bricca incontreranno il procuratore Guerriero

A oltre un mese dall’omicidio del 19enne di Alatri, Thomas Bricca, la procura di Frosinone ha concentrato la sua attività di indagine su un telefonino, quello del giovane Mattia Toson, indagato a piede libero per omicidio volontario. In quel telefonino – consegnato il 13 marzo, e non sequestrato, così come ha confermato il legale di Toson, l’avvocato Umberto Pappadia – i carabinieri del Ris cercano elementi che possano chiarire alcuni punti oscuri dell’inchiesta.

Gli investigatori si sono concentrati anche sulla casa dell’indagato, in zona Fraschette ad Alatri, ma nonostante le perquisizioni, le forze dell’ordine non sono riuscite a trovare la scheda di memoria dell’impianto di telecamere dell’abitazione, dal quale avrebbero potuto estrapolare dati relativi agli spostamenti del giovane nelle ore del pomeriggio e della sera del 30 gennaio, giorno dell’omicidio. Motivo per cui il nonno del giovane risulterebbe indagato per false informazioni rese alla procura.

I familiari della vittima non nascondono inquietudine e nell’incontro avvenuto in procura con il legale della famiglia Bricca, l’avvocato Marilena Colagiacomo, è stato fissato per domani un incontro tra il padre e la madre di Thomas con il procuratore Guerriero. Un incontro più dal punto di vista umano che tecnico, per dare un segnale di vicinanza alla famiglia. Al momento i genitori “sono tanto provati e, indubbiamente, sono impazienti di conoscere la verità su chi ha ucciso il loro figlio”, dice all’agenzia Nova l’avvocato Colagiacomo. “Confidano nell’incontro di domani con il procuratore e sperano in una svolta imminente nelle indagini”.

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