Omicidio Anzio: fermati due fratelli, si sono costituiti

Fratelli di origine magrebina sono accusati di omicidio. "E' stata una lita finita male, una disgrazia"

La Procura di Velletri a disposto due decreti di fermo nei confronti dei fratelli di origine maghrebina, 21 e 26 anni, che ieri si sono presentati alla Stazione dei Carabinieri di Roma Gianicolense in relazione all’omicidio del pugile Leonardo Muratovic, ucciso nella notte tra sabato e domenica davanti a un locale di Anzio.

Il provvedimento, per omicidio in concorso, è stato notificato dagli uomini della squadra mobile, commissariato di Anzio e carabinieri.

I due fratelli si trovano nel carcere di Velletri in attesa dell’interrogatorio di convalida davanti al gip.

“Ho fatto tutto io, mio fratello non c’entra. E’ stata una lite finita male, una disgrazia”. E’ quanto ha detto il 20enne origini di magrebine nel corso di dichiarazioni spontanee ammettendo di essere l’autore dell’omicidio di Leonardo Muratovic, il pugile di 25 anni ucciso sabato notte a coltellate. Fornendo una sua versione dai fatti il ragazzo, assistito studio legale Gasperini-Fabrizi del foro di Roma, ha detto che la lite e’ scoppiata all’interno di un locale per poi proseguire all’esterno. “Il coltello non era mio, lo aveva il pugile”, I due fermati sono attualmente prossimi nel carcere di Velletri e nei prossimi giorni devono affrontare l’interrogatorio davanti al gup.

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