Omicidio Desirèe, chieste in appello conferma delle condanne per imputati

Requisitoria davanti ai giudici della corte d'assise d'appello

Sono responsabili, in modo diverso, della tragica fine di Desirèe Mariottini, la ragazza di 16 anni violentata e uccisa in uno stabile abbandonato del quartiere San Lorenzo, a Roma, il 19 ottobre 2018.

Il sostituto procuratore generale della Capitale, in rappresentanza della pubblica accusa, ha chiesto ai giudici della corte d’assise d’appello la conferma di tutte e quattro le condanne stabilite in primo grado nei confronti degli imputati, gli immigrati africani Mamadou Gara, Yousef Salia, Brian Minthe e Alinno Chima. Tutti presenti in aula oggi, rispondono, a vario titolo, dei reati di omicidio, violenza sessuale e spaccio.

Il 19 giugno 2021, Gara e Salia hanno avuto una condanna all’ergastolo. . Chima ha preso 27 anni, Minthe a 24 e sei mesi

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