Omicidio Mastropietro: pg, confermare ergastolo a Oseghale

Dal nigeriano crudeltà e freddezza

Confermare la condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale, l’uomo di origini nigeriane accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro avvenuto il 30 gennaio 2018 a Macerata. Lo ha chiesto il sostituto pg della Cassazione Maria Francesca Loy, secondo la quale va dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato. La decisione dei giudici della prima sezione penale della Suprema Corte e’ attesa nelle prossime ore.

La difesa dell’imputato ha impugnato davanti alla Suprema Corte la sentenza con cui, nell’ottobre 2020, la Corte d’assise d’appello di Ancona aveva confermato per Oseghale il carcere a vita, pena che gli era stata inflitta in primo grado nel 2019 dai giudici di Macerata. Tra le parti civili costituite nel procedimento, con i familiari di Pamela Mastropietro, anche il Comune di Macerata.

“Crudelta’, freddezza e violenza”: con queste parole il sostituto pg della Cassazione Maria Francesca Loy ha definito la condotta di Innocent Oseghale, Nella sua requisitoria davanti alla prima sezione penale della Corte, al termine della quale ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso dell’imputato contro la condanna all’ergastolo inflittagli in primo grado e confermata in appello, il magistrato ha ricordato “lo smembramento del corpo della vittima e la ripulitura del cadavere nel tentativo di cancellare traccia di se'”. Inoltre, secondo il pg, nelle motivazioni della sentenza di secondo grado impugnata dalla difesa in Cassazione, “la ricostruzione del movente sessuale e’ priva di illogicita’ ed esente da contraddizioni”. L’imputato, ha aggiunto, “ha negato il rapporto sessuale finche’ non e’ stato trovato il suo dna” e ha “dato versioni diverse adeguandole alle risultanze investigative via via acquisite”.

Secondo il pg Loy, il ricorso della difesa “e’ volto a prospettare una diversa valutazione dei fatti, cosa inammissibile nel giudizio in Cassazione”, mentre la sentenza di secondo grado “e’ ben motivata e fa una rigorosa applicazione dei principi della prova indiziaria”.

 

 

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