Omicidio Willy: al via processo appello a Roma

In aula è presente la madre della vittima, Lucia Monteiro

È iniziato questa mattina in corte d’Appello a Roma, il processo ai quattro giovani di Artena già condannati in primo grado per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano, ucciso a botte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, in provincia di Roma.

In aula è presente la madre della vittima, Lucia Monteiro, e i quattro imputati: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, condannati all’ergastolo, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, le cui condanne di primo grado – nel processo svoltosi a Frosinone – ammontano rispettivamente a 23 e 21 anni di carcere. I fratelli Bianchi e Pincarelli sono detenuti in carcere e siedono su una panchina attorniati dagli agenti della penitenziaria, mentre Belleggia è ai domiciliari e in aula siede vicino al suo avvocato.

Durante il pestaggio a Colleferro, Willy Monteiro Duarte “non parla, viene aggredito e non si accorge nemmeno che sta morendo”. Lo ha detto il prucuratore di Velletri, Francesco Brando che, insieme a Giangiacomo Bruno, rappresenta la procura generale nel processo in corte d’assise d’appello a Roma per l’omicidio del 21enne di Paliano.

Il procuratore all’avvio del processo d’appello ha contestato l’ipotesi di ingerenza mediatica sulle testimonianze, più volte chiamata in causa dalle difese degli imputati. “Non è vero – ha affermato Brando – che il clamore mediatico ha condizionato le testimonianze. Affermazione clamorosamente smentita dal punto di vista cronologico. I testimoni dicono quasi tutti la stessa cosa: che Gabriele Bianchi sferra il calcio al petto di Willy facendolo cadere e poi che in quattro lo hanno tempestato con calci e pugni. Una versione fornita da testimoni nella fase immediatamente successiva e senza che nessuno abbia sentito la versione dell’altro”.

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