Ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e 24 anni di reclusione per Mario Pincarelli e Francesco Belleggia: sono le richieste di condanna avanzate dalla procura di Velletri nel processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, massacrato di botte il 6 settembre del 2020 a Colleferro. L’accusa per tutti e quattro gli imputati e’ di concorso in omicidio aggravato.
“Willy è morto per la lucida follia degli imputati, per la lucida follia del branco”. I pm del processo per la morte di Willy Monteiro Duarte sono chiari, netti. Davanti ai giudici della corte d’assise di Frosinone spiegano che il corpo del giovane aiuto cuoco ucciso in un pestaggio la notte tra il 5 ed il 6 ottobre 2020 “è un corpo che parla”.
“Tutta la superficie del capo è attraversata da contusioni e tracce di percosse” e quelle botte hanno portato “infiltrazioni emorragiche nel cuore, nei polmoni, nella milza e nel fegato”. Insomma “non c’è una parte del corpo di Willy che non fosse interessata” da un trauma. Il ragazzo cercò di rialzarsi “ma viene sopraffatto da 4 persone che si accaniscono su di lui. Willy che casca a terra e viene preso a calci e pugni per 50 eterni secondi. Resta a terra e che annaspa e che muore. Che muore per la follia lucida del branco”, si sottolinea.