Non solo non avrebbero picchiato Willy, ma neanche avrebbero visto chi lo ha fatto. Marco e Gabriele Bianchi, indagati per l’omicidio del giovane aiuto cuoco di Paliano, insieme a Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina in carcere a Rebibbia, hanno risposto alle domande raccontando la loro versione dei fatti.
Ad ascoltarli c’era il sostituto procuratore del tribunale di Velletri Luigi Paoletti che ha contestato ai quattro il reato di omicidio preterintezionale in concorso, e il Gip del tribunale di Velletri Giuseppe Boccarato che poi ha convalidato l’arresto.
“I Bianchi hanno contestato ogni addebito”, ha detto l’avvocato Massimiliano Pica che difende, oltre ai due fratelli, anche Mario Pincarelli. Marco e Gabriele hanno ammesso di essere andati, a bordo di un suv, nei giardinetti di piazza Oberdan a Colleferro.
“Chiamati da alcuni amici – l’avvocato continua a ricostruire – ma per avere un passaggio per tornare a casa dato che erano tutti di Artena”. Arrivati fuori dal locale “Due di Picche”, hanno trovato un assembramento di giovani.
La lite “era cominciata ad una quarantina di metri dal locale. Hanno raccontato di aver spinto qualche ragazzo ma di non aver toccato Willy. Neanche hanno potuto vedere chi lo ha picchiato, perché si era formato un semicerchio di persone che impediva loro di vedere cosa stesse accadendo”.
Stessa ricostruzione per Pincarelli, che ha smentito sia di aver picchiato Willy che la notizia secondo la quale lui e Belleggia sarebbero arrivati con il suv insieme ai Bianchi. “Pincarelli – ha detto Pica – ha riferito che quella sera era già al locale”. Inoltre l’avvocato ha annunciato di avere un testimone che riferirebbe di essere stato sul posto e di non aver visto i fratelli Bianchi picchiare Willy. “La testimone della procura, invece – dice l’avvocato Pica – ha descritto Gabriele Bianchi vestito in un modo completamente diverso da come lo era realmente”.