Omicidio Willy: riprende il processo dopo due mesi di stop

Scontro in aula tra consulenti: "Quella di Willy è stata una morte rapida"

Il murale dedicato a Willy Monteiro Duarte all'università Roma Tre.

Il Covid ha bloccato per due mesi il processo a carico dei quattro giovani accusati di aver ucciso Willy Monteiro Duarte e questa mattina si e’ tornati nell’aula della corte d’assise con la deposizione dei medici legali citati dalla difesa, dei periti e di un amico dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi.

“Quella di Willy è stata una morte rapida. Ce lo dicono l’emorragia cardiaca e le infiltrazioni di sangue nei polmoni. E ce lo dicono le ultime parole pronunciate da WILLY e poi riferite da una testimone ‘Non riesco a respirare'”, ha detto il dottor Diego Cirillo, medico legale e consulente di parte della difesa dei fratelli Bianchi, sentito in aula al tribunale di Frosinone. “La causa della morte – ha spiegato al giudice – è stata una lesione emorragica a livello cardiaco e al collo, la conseguente infiltrazione ai polmoni. Letali i colpi al collo e al torace, che hanno provocato una morte rapida”.

Intanto, la sentenza prevista per il 24 di marzo e’ slittata ad aprile.

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