La salma di Lorenzo Orsetti, ucciso in combattimento dall’Isis, potrebbe non tornare più in Italia e venire seppellita in Siria. Il padre spiega che queste sarebbero le ultime volontà del figlio, e la famiglia sarebbe disponibile a rispettarle.
Fiorentino, 32 anni, Orsetti combatteva contro gli jihadisti dello Stato islamico con le milizie curde Ypg, al fianco del Siryan democratic Force.
Nel suo testamento, riportato dalla pagina Rojava resiste, ha scritto:
“Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo. Beh non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, uguaglianza e libertà. Quindi nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio.
Vi auguro tutto il bene possibile e spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo. Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza; mai! neppure un attimo. Anche quando tutto sembra perduto, e i mali che affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che ‘ogni tempesta comincia con una singola goccia’. Cercate di essere voi quella goccia. Vi amo tutti spero farete tesoro di queste parole. Serkeftin! Orso, Tekoser, Lorenzo”