Ostia: condannati per mafia tre esponenti della famiglia Spada

Riconosciuto per la prima volta il 416 bis. Raggi: Fuori la mafia da Roma

I carabinieri

Il tribunale di Roma ha riconosciuto per la prima volta l’associazione di stampo mafioso per tre appartenenti al clan degli Spada, attivo nella zona di Ostia. In particolare il gup Claudio Cappiello, accogliendo le richieste del pm Mario Palazzi, ha condannato a 10 anni e 8 mesi Massimiliano Spada e Massimo Massimiani detto Lelli e a 9 anni di carcere Claudio Galatioto. I tre erano stati arrestati nel gennaio scorso nella maxioperazione che portò a 32 arresti da parte della Dda capitolina.

Una condanna giunta al termine di un processo svolto con il rito abbreviato nei confronti di tre persone finite in manette nel gennaio scorso nella maxioperazione che portò a 32 arresti da parte della Dda capitolina. Le indagini si sono basate anche sulle dichiarazioni fatte da alcuni collaboratori di giustizia tra cui Tamara Ianni, Michael Cardoni. Secondo l’impianto accusatorio Massimiliano Spada, avrebbe partecipato all’associazione di stampo mafioso operando nel settore della gestione armi e della droga. Per quanto riguarda Massimiani, che in passato aveva fatto parte del clan rivale dei Baficchio, operava nell’attività illegali legate alle sostanze stupefacenti mentre a Galatioto era stato affidato dal clan la gestione delle sale giochi. Il maxi processo nei confronti degli altri 27 imputati è attualmente in corso davanti alla III corte d’Assise.

“Complimenti a Tribunale e forze dell’ordine per la condanna per mafia agli esponenti del clan Spada. Non abbassiamo lo sguardo. Fuori la mafia da Roma”. Così su twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

 

 

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