Palermo, protesta studenti per sospensione professoressa

La docente è stata sanzionata con l'accusa di non aver vigilato sugli alunni che in un lavoro hanno paragonato il decreto sicurezza alle leggi razziali fasciste

Protesta degli studenti a Palermo contro la sospensione a una professoressa per non aver vigilato sull’attività dei suoi alunni che in un lavoro hanno paragonato il decreto sicurezza del governo alle leggi razziali fasciste.

Alle 16:00 i ragazzi si raduneranno davanti alla prefettura per chiedere “l’immediata revoca del provvedimento”.

Sulla vicenda interviene anche l’ex presidente del Senato Pietro Grasso (LeU) che pubblica su Fb il video realizzato dai ragazzi e commenta: “Vengono accostati provvedimenti e scelte di allora e di oggi, con acume e intelligenza. Forse è l’intelligenza a spaventare Salvini”.

Rosa Maria Dell’Aria, 63 anni, docente da 40, che fra un anno andrà in pensione insegna italiano e storia nell’istituto industriale Vittorio Emanuele, a Palermo, ed è stata sospesa, da sabato scorso, per due settimane dall’ufficio scolastico provinciale perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti che nella Giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Un paragone definito “demenziale” dallo stesso vice premier, mentre il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha chiesto ai propri uffici un “approfondimento” della vicenda con l’ufficio provinciale che ha assunto il provvedimento. La sospensione con stipendio dimezzato, è stata attuata al termine di una ispezione cominciata dopo una serie di post sui social.

 

Tutto sarebbe nato dopo che un attivista di Destra – Claudio Perconte – aveva lanciato un tweet indirizzato al ministro: “Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede all’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, dove una prof per la Giornata della Memoria ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?”. Il giorno dopo la sottosegretaria leghista Lucia Borgonzoni scrive su Facebook: “Se è accaduto realmente andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere e interdetto a vita dall’insegnamento. Già avvisato chi di dovere”.

 

 

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