Un incontro atteso e in cui il Pontefice potrebbe non perdere l’occasione per togliersi “qualche sassolino dalla scarpa” sui problemi del clero, dei preti della Capitale.
Oggi infatti, come è tradizione all’inizio della Quaresima, Papa Francesco, anche vescovo di Roma oltre che pontefice, incontra i sacerdoti e i diaconi della diocesi della Capitale nella basilica di San Giovanni in Laterano alle 9.30.
A darne notizia è stato l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario generale del Santo Padre, in una lettera indirizzata ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi di Roma: “Come è tradizione negli ultimi anni – scrive – vivremo una liturgia penitenziale comunitaria, con la possibilità di confessarci, al termine della quale il Papa ci rivolgerà la sua parola”. L’appuntamento sarà porte chiuse, ma, come è successo in passato, tanti dei partecipanti potrebbero subito twittare quanto viene detto.
De Donatis, uomo semplice ma molto attivo, nominato di un anno dal Papa, ha un compito non semplice davanti a sé: rivitalizzare le parrocchie romane, far aumentare i fedeli. In molte comunità cattoliche della Capitale infatti ha preso piede il Cammino Neocatecumenale, un movimento sotto molti aspetti radicale, che ritiene di andae alla sorgente della fede, ma che appunto richiede un forte impegno da parte di chi vi aderisce. Il Papa invece vuole una Chiesa più diffusa, che accolga anche coloro che non hanno una fede granitica.
Tra l’altro il Papa confesserà i preti. Le emergenze sono chiare e sono state già delineate nel recente congresso diocesano: l’economia dell’esclusione; l’accidia egoista; l’individualismo comodo; la guerra tra noi; il pessimismo sterile; la mondanità spiritale.
I risultati di questo discernimento poi andranno inviati al Vicariato attraverso i parrocci e i prefetti entro la prima settimana di aprile per consentire “un lavoro di sintesi da presentare al Papa in vista del prossimo Convegno diocesano.