“Tutti siamo specialisti nel mettere in croce gli altri pur di salvare noi stessi”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della celebrazione ecumentica all’Aracoeli, indetta da Sant’Egidio.
“Gesu’, invece, si lascia inchiodare per insegnarci a non scaricare il male sugli altri” e “il ‘vangelo’ del salva te stesso non e’ il Vangelo della salvezza. E’ il vangelo apocrifo piu’ falso, che mette le croci addosso agli altri. Il Vangelo vero, invece, si carica delle croci degli altri”. “Com’e’ facile criticare, parlare contro, vedere il male negli altri e non in se’ stessi, fino a scaricare le colpe sui piu’ deboli ed emarginati!”, ha sottolineato il Papa.
Francesco ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sono incontrati nel pomeriggio nell’ambito della giornata internazionale di preghiera ecumenica “Nessuno si salva da solo”. Il Pontefice, accompagnato dal patriarca ecumenico Bartolomeo, e’ stato accolto dal Capo dello Stato all’uscita dei giardini di Sisto IV in Campidoglio al terime della primna parte della giornata di preghiera, ultima di una sewrie iniziata nel 1986 per volonta’ di Giovanni Paolo II. Clima caloroso, distanze di sucurezza rispettate
“O Padre misericordioso, Tu che sempre ascolti il grido degli oppressi, consola chi è ferito dalla guerra, dal terrorismo, dalla follia omicida – dice Francesco nella preghiera – Ascolta la nostra unanime invocazione; con la potenza del Tuo Spirito disarma i cuori e le mani dei violenti, e concedi ai popoli il dono preziosissimo della pace che Tu solo sai dare. Te lo chiediamo per Cristo Gesù, nostro Signore”