“Roma avra’ un futuro, se condivideremo la visione di citta’ fraterna, inclusiva, aperta al mondo”. Lo afferma Papa Francesco nel Messaggio inviato in occasione delle celebrazioni dei 150 anni di Roma Capitale, il cui testo e’ stato letto questo pomeriggio dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin al Teatro dell’Opera di Roma.
“Nel panorama internazionale, carico di conflittualita’, Roma potra’ essere una citta’ d’incontro: ‘Roma parla al mondo di fratellanza, di concordia e di pace’ – diceva Paolo VI”, aggiunge il Pontefice.
Poi Francesco mette in luce: “La proclamazione di Roma Capitale fu un evento provvidenziale, che allora suscito’ polemiche e problemi. Ma cambio’ Roma, l’Italia e la stessa Chiesa: iniziava una nuova storia“.
“La città deve essere la casa di tutti – esorta il Pontefice – E’ una responsabilità, anche oggi: le odierne periferie sono segnate da troppe miserie, abitate da grandi solitudini e povere di reti sociali. C’è una domanda d’inclusione scritta nella vita dei poveri e di quanti, immigrati e rifugiati, vedono Roma come un approdo di salvezza. Spesso i loro occhi, incredibilmente, vedono la città con più attesa e speranza di noi romani che, per i molteplici problemi quotidiani, la guardiamo in modo pessimista, quasi fosse destinata alla decadenza. No – esclama il Papa – Roma è una grande risorsa dell’umanità”.