Un’abile mossa per dimostrare quanto questo Papa sia vicino alla gente. La cerimonia del matrimonio, celebrato da Francesco, sull’aereo tra un’ hostess e uno steward rimarrà probabilmente una delle pietre miliari di questo viaggio. Sul velivolo era presente anche il presidente della compagnia, e questo fa pensare a una mossa pubblicitaria, niente sorpresa e una scena già preparata, che forse, farà passare, anche in secondo ordine le polemiche sulla pedofilia.
Francesco non ha ricevuto tutte le vittime degli abusi e questo ha provocato la sollevazione di una parte delle associazioni che si occupano di questo.
Ma l’ultima giornata di Francesco in Cile è stata dedicata ai migranti. “Non c’è gioia cristiana quando si chiudono le porte”, il Papa lo ha detto nell’omelia a Iquique, al nord del Cile, ultimo appuntamento pubblico prima di lasciare il paese per il Perù, insistendo nella sua omelia sugli immigrati.
“Fratelli, Iquique è una ‘terra di sogni’ (questo significa il nome in aymara)”, ha detto Jorge Mario Bergoglio, “terra che ha saputo ospitare gente di diversi popoli e culture che hanno dovuto lasciare i loro cari e partire. Una partenza sempre basata sulla speranza di ottenere una vita migliore, ma sappiamo che è sempre accompagnata da bagagli carichi di paura e di incertezza per quello che verrà.
Ora il Perù, terra sicuramente più inquieta del Cile, se non altro perché qui le disuguaglianze sociali scavano veri fossati tra la popolazione. Anche qui però il tema della pedofilia è dietro l’angolo, e contestazioni non sono escluse.