Parchi di Roma, dal 18 maggio continua il divieto di usare sbarre e parallele

Il presidente della Commissione Sport in Campidoglio Angelo Diario spiega a Radiocolonna la situazione

Brutte notizie per tutti gli sportivi romani che praticano sport e attività sportiva nei parchi di Roma. Dal 18 maggio – il secondo capitolo della Fase 2, caratterizzato da un importante passo in avanti nelle riaperture – si potrà continuare a fare sport nei parchi della Capitale ma con varie limitazioni. A confermarlo a Radiocolonna è Angelo Diario, consigliere comunale del M5S e presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, che spiega come l’uso di attrezzatura sportive e di aree ludiche sia ancora vietato. La ragione principale dei divieti, dice Diario, è che bisognerebbe ogni volta sanificare gli attrezzi utilizzati, un’operazione impossibile, sostiene il consigliere. Per questo, nella fase attuale, resta la possibilità dell’attività motoria nei parchi purché distanziata o individuale – come la corsa, la passeggiata o il giro in bici – rimanendo precluso qualunque tipo di contatto – anche il più indiretto – con gli attrezzi. In alcuni parchi di Roma, come la Caffarella, la polizia municipale è intenta in un lavoro quasi quotidiano di ‘impacchettamento’ delle aree interdette attraverso nastri di plastica. Insomma, per i tanti gli amanti della calistenia, della sbarra e delle parallele, ci sarà ancora un po’ da aspettare.

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