Il Papa sceglie un carcere di Roma per iniziare i riti della Settimana Santa. Insomma, per la Pasqua Francesco torna tra gli ultimi degli ultimi.
I detenuti scelti per il rito della lavanda dei piedi per la messa del giovedì Santo che si svolgerà nel carcere romano Regina Coeli sono 12 uomini di nazionalità e religioni diverse. Questi provengono da sette Paesi diversi: quattro italiani, due filippini, due marocchini, un moldavo, un colombiano, un nigeriano e uno della Sierra Leone. Otto di loro sono cattolici; due musulmani; un ortodosso e un buddista.
Il Papa vedrà i detenuti ammalati in infermeria, poi ci sarà la celebrazione eucaristica con il rito della lavanda dei piedi ai 12 detenuti, nella “Rotonda” ed ancora un incontro con alcuni detenuti della VIII Sezione.
Domani poi la tradizionale Via Crucis al Colosseo, per la quale i testi sono stati scritti dagli studenti di un liceo romano, il Pilo Albertelli, coordinati dal professore di religione Andrea Monda.
Al top le misure di sicurezza. Saranno infatti 10mila in cinque giorni gli agenti delle forze dell’ordine in ‘campo’ per garantire la sicurezza a Roma in occasione delle festività pasquali. I recenti arresti di possibili terroristi hanno fatto rimodulare il dispostivo.

E sabato, durante la celebrazione che preannuncia la Pasqua, Francesco battezzerà 8 adulti, che “inizieranno – ha detto il Papa – la vita Cristiana”.
Infine domenica, la tradizionale messa a San Pietro per la Resurrezione del Signore, per la quale sono attesi almeno 20 mila persone.