


Arriva in un momento di incertezza politica, e di passaggio da una legislatura all’altra, l’annuale vertice bilaterale Italia-Vaticano che si tiene nel pomeriggio a Palazzo Borromeo, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, per la ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi e dell’Accordo di modifica del Concordato.
Un appuntamento tradizionale quello dei Patti Lateranensi, in cui si confrontano i vertici dei due Stati. Il governo e il premier però si presentano alla bilaterale solo per il disbrigo degli affari ordinari e che ci si trovano nel pieno della campagna elettorale, in vista del voto del prossimo 4 marzo.
I temi sul tappeto però ci sono, con gli aspetti legati alla sicurezza e ai sentimenti xenofobi – vedi il caso Macerata – che sempre piu’ serpeggiano lungo la Penisola. Un quadro che preoccupa la Santa Sede, e insieme ad essa la Cei, che sul tema dell’accoglienza e dell’aiuto ai migranti hanno sempre espresso posizioni chiare, ancor piu’ sulla spinta di papa Francesco, pur non disprezzando la ‘stretta’ sugli sbarchi promossa dal governo Gentiloni tramite il ministro Minniti: lo stesso Pontefice ha sottolineato su questo aspetto che chi governa deve agire “con prudenza”, tenendo conto di quelle che sono le reali capacita’ di accoglienza che il Paese puo’ reggere.
Una cosa è certa. L’attuale governo e Oltretevere hanno ottimi rapporti, come proprio in questi giorni ha testimoniato il colloquio che hanno intrattenuto il premier Gentiloni e il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin sabato scorso in Laterano, in occasione della messa per i 50 anni della Comunita’ di Sant’Egidio.
Una preoccupazione da parte della Chiesa riguarda la tutela della sanita’ cattolica, come pure l’ambito del “fine vita” dopo il varo del biotestamento, in particolare per quanto riguarda l’auspicata facolta’ di obiezione di coscienza per i medici, ed anche le temute derive verso l’eutanasia che potrebbero essere consentite da pieghe della legge. E poi, le scuole cattoliche, che continuano a chiedere la piena parità per evitare di essere costrette a chiudere.
Altri punti di particolare attenzione da parte della Chiesa sono poi la crescita della poverta’. Il Vaticano ha giudicato in modo positivo il Rei, ma per il fututo si aspetta che si faccia di più