Paura a Roma, branchi di lupi attaccano le pecore

Predatori in azione dalla Salaria alla Cassia

È allarme-lupi a nord della capitale: negli ultimi tempi sono stati frequenti gli assalti ai danni di aziende tra la Salaria e la Cassia. Lo riporta il Corriere della Sera «Ho trovato otto pecore sgozzate e due completamente scarnificate. Mangiano anche cani e gatti», racconta Luigi Novelli al Corriere, allevatore in zone Le Rughe, titolare di un’azienda da oltre mille ovini. Altri episodi sono stati segnalati a Settabagni, Anguillara e in Bassa Sabina. La preoccupazione riguarda i contraccolpi economici e possibili rischi per le persone, anche se è notorio che i lupi non attaccano gli uomini.

La popolazione di lupi sta aumentando negli ultimi anni. In questi giorni alcuni filmati stanno girando in Rete: un branco di sette lupi si aggira sul crinale di una collinetta e all’improvviso, attirato da un odore gradito, si lancia giù per la discesa. «Ho trovato otto pecore sgozzate e due completamente scarnificate – racconta Novelli, l’ultima vittima degli “assalti della fauna selvatica”, come ha verbalizzato davanti al veterinario della Asl – I miei cani sono allenati, conoscono i predatori e sanno come tenerli alla larga, ma stavolta devono essere stati accerchiati».

Analoghe scene, sottolinea il quotidiano, sono avvenute in un allevamento di Anguillara, a Settebagni, nel parco della Marcigliana, in Sabina, e una cinquantina di chilometri più a nord, dalle parti di Orte. I guardiani del parco di Veio parlano di almeno tre famiglie in circolazione. Le associazioni sindacali, come Coldiretti e Cia, stanno dando un supporto. E ora che i lupi sono arrivati alle porte di Roma le preoccupazioni si estendono agli animali domestici. «I lupi sono predatori molto intelligenti – conclude l’allevatore – ovviamente attaccano le pecore, che sono lente e non oppongono resistenza, ma ultimamente abbiamo avuto notizia anche di cani e gatti sbranati».

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