Nell’inchiesta sui permessi per le postazioni dei venditori ambulanti, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e affidato al pm Antonio Clemente, sono indagati tra gli altri un dirigente del Comune ed esponenti della famiglia Tredicine che storicamente a Roma gestisce parte del commercio degli ambulanti.
Iscritti nel registro degli indagati anche il capo dell’ufficio Rotazione dipartimento VIII del Comune di Roma e l’addetto dello stesso ufficio, il presidente della Federazione italiana venditori ambulanti e giornalai della Cisl (Fivag), Vittorio Baglioni e l’esponente sindacale Fivag, Dino Tredicine. Risulta indagato anche il presidente dell’Unione provinciale venditori al dettaglio Upvad, Mario Tredicine.
Nell’inchiesta sono 16 in totale le persone indagate per i reati, a seconda delle posizioni, di induzione indebita a dare o promettere utilità, falso ed estorsione.
L’attività istruttoria di oggi, che ha riguardato anche le abitazioni di due funzionari comunali, è stata svolta dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza e al decimo gruppo Ostia della Polizia Locale.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati documenti e oltre 250mila euro in contanti di cui 12 mila nei confronti di un dipendente comunale e altre somme a un esponente di una associazione di categoria che aveva occultato il denaro, oltre che in una cassetta di sicurezza anche in un pianoforte, nella cappa di una cucina e nella sella di un cyclette.