La Lega lavora ad un suo progetto che prevede poteri speciali per la Capitale. La proposta di legge che lo contiene potrebbe essere presentata in Parlamento, con l’avallo di Matteo Salvini, già prima delle Europee. Annunciato, in contrapposizione al cosiddetto Salva Roma approvato solo per metà ieri dal Cdm, il piano “di assetto istituzionale” postula la possibilità – ad esempio – di bypassare la Regione nell’accesso ai fondi europei e per i trasporti. Per il capogruppo del Carroccio in Comune, Maurizio Politi, “il problema di Roma non è in sé il debito storico, ma la riforma istituzionale che purtroppo il sindaco Raggi non è stata in grado di proporre seriamente al Governo. Noi come Lega con l’ok di Salvini stiamo lavorando ad una proposta autonoma che presenteremo e contiamo venga approvata dal Parlamento per dare veramente a Roma oltre che le risorse anche i poteri istituzionali. Ci vuole una risposta organica”. I leghisti del territorio, che si sono confrontati sul tema con Salvini nella recente riunione al Viminale, ritengono in primis che la Capitale vada “estrapolata dall’area metropolitana, sorpassando la legge Delrio” e aprendo contemporaneamente il tema delle competenze con la Regione Lazio. La città, poi, dovrebbe avere “accesso diretto ai fondi europei e a quelli del trasporto pubblico. I finanziamenti del Governo devono arrivare direttamente a Roma Capitale in modo da poter fare un vero piano del trasporto pubblico in sinergia gomma-ferro”. Nel progetto rientrano anche i rifiuti, con “poteri straordinari” che consentirebbero a Roma “di puntare su un settore, e poi poter agire velocemente. Noi – spiega Politi – abbiamo proposto la termovalorizzazione e questo permetterebbe di realizzare impianti, pubblici, in maniera più rapida e senza il tam tam Regione-Comune”.
Alla questione della sicurezza urbana si sta lavorando parallelamente, con una mozione, corposa, che verrà sottoposta a breve all’Aula Giulio Cesare. Questo, in sintesi, il contenuto: “Il contratto servizio della polizia locale andrebbe equiparata a quello delle forze ordine e questo permetterebbe di utilizzare maggiormente gli agenti anche per la pubblica sicurezza. Si tratta ovviamente di una questione nazionale, che vogliamo porre forti di una presa di posizione da parte dell’Aula Giulio Cesare”.