Ai romani lo scorso anno il mercato di piazza Navona per la Befana non è piaciuto affatto: poche bancarelle, scarso intrattenimento. E quest’anno lo spettacolo rischia di non essere molto diverso. Quasi la metà dei banchi sono andati alla famiglia del Tredicine, ma non solo perché questi oramai hanno una tradizione consolidata in quella fiera, ma soprattutto perché gli altri esercenti non si sono dimostrati molto interessati.
Sembra proprio che la classica esposizione-vendita di piazza Navona oramai sia destinata a un netto ridimensionamento rispetto al passato. Per Giovanna Marchese, presidente di CNA Commercio, “non c’è interesse a partecipare a una manifestazione che non garantisce la tipicità del Natale. Intendo oggetti tipici, per rendere piazza Navona una vetrina unica, come davvero dovrebbe essere”.
“Lo scorso anno abbiamo assistito a una manifestazione che non aveva le caratteristiche che per noi erano fondamentali – continua Marchese – Il criterio dell’anzianità alla fine ha garantito solo alcuni. Noi non abbiamo più di tanto spinto i nostri associati a partecipare perché appunto non ritenevamo che fosse il caso. Piazza Navona a Natale deve diventare, e non lo è, un punto di riferimento, un modello di attrazione per romani e turisti”.
Anche Fiva Confcommercio non ha particolarmente spinto i propri associati. Valter Vitelli afferma che la sua associazione “non ha partecipato a nessuna riunione con le altre sigle in merito a piazza Navona. Volutamente ne siamo stati fuori, siamo stati calunniati, in passato è sempre sempre stato un monopolio di pochi e così si conferma”.
Nell’ultima versione del regolamento per le Attività commerciali su area pubblica, quella della Befana risulta essere formalmente una “fiera”. Se fosse stata cambiata la forma del bando, da “fiera” a “festa”, questo non avrebbe dovuto conto del peso dell’anzianità dei partecipanti. I Tredicine ne hanno approfittato, in modo legale, e ora sono i re incontrastati di piazza Navona.
Il gruppo Pd in Campidoglio nel frattempo è pronto a presentare un esposto all’Antitrust: si sapeva che avrebbero vinto i Tredicine, dicono.