Carta stagnola nascosta nei contatori condominiali, bottiglie e siringhe gettate a terra, danni alle automobili e una generale percezione di mancanza di sicurezza: questa l’atmosfera che si respira al Pigneto, secondo una parte dei residenti.
Nel solo mese di agosto – secondo quanto riporta l’agenzia Nova – i volontari di Villa Maraini, che stanno collaborando con il Municipio V di Roma, hanno raccolto 526 siringhe usate agli angoli delle strade. Una situazione esplosiva, confermata dal crescente numero di denunce alle forze dell’ordine e da un sondaggio online, lanciato in questi giorni, e dal quale emerge che il 65 per cento degli abitanti è tanto esasperato da voler lasciare il quartiere.
“Abito al Pigneto da più di dieci anni e ho visto il quartiere peggiorare al punto da desiderare di andarmene e credo proprio che questo faremo io e mio marito, avendo un bambino di un anno e mezzo e non sentendoci più sicuri tra spaccio e topi che brucano cumuli di immondizia a cielo aperto”, racconta una donna.
“Abito a piazzale Prenestino, ormai teatro di spaccio di crack ed eroina, tra risse notturne, molestie e gente che dorme per terra strafatta”, aggiunge Mauro, anche lui residente del Pigneto.
Così, in queste settimane alcuni cittadini hanno dato vita a un gruppo sui social, “Salviamo il Pigneto”, che si propone di presentare un esposto contro il Comune di Roma e raccogliere firme per chiedere al Municipio V e al Campidoglio di installare telecamere a circuito chiuso, collegate con le forze dell’ordine; rafforzare le attività di controllo del quartiere, riqualificare edifici abbandonati e capannoni dismessi, regolamentare gli accessi alle aree verdi pubbliche.
Via Perugia, via Macerata, via Ascoli Piceno e via L’Aquila: sono gli snodi principali dove è facile imbattersi in piazze di spaccio a cielo aperto, sporcizia e incuria. “A me in soli 40 giorni hanno rubato per due volte tutte e quattro le ruote della smart, creando un danno di 2.500 euro”, spiega Stefano. E ancora “all’angolo tra via Ascoli Piceno e via L’Aquila regna il degrado a qualsiasi ora del giorno e della notte: capannelli di persone che si drogano, spacciano e puntualmente arrivano alle mani, il tutto nell’indifferenza generale”, sottolinea Stefania.
I residenti lamentano numerose segnalazioni a vuoto alle forze dell’ordine. Tuttavia, il presidente del Municipio Roma V, Mauro Caliste, spiega: “Diversi sono stati gli atti messi in campo per contrastare le attività illecite e i fenomeni legati alla mala-movida, non soltanto al Pigneto ma anche in altri quartieri del nostro municipio. È stato istituito l’Osservatorio per la Sicurezza territoriale, che si riunisce mensilmente, nel quale abbiamo puntualmente sollevato la questione dei controlli su strada e nei locali dell’isola pedonale e delle aree limitrofe. Sono stati effettuati numerosi arresti, chiusi locali di consumo irregolare di alcool ed eseguite molte sanzioni”.
Considerata la situazione, però, il minisindaco ritiene che sia necessario un intervento più incisivo. “Siamo consapevoli – aggiunge Caliste – che le forze dell’ordine hanno svolto al meglio il loro lavoro, ma non basta, sono necessari interventi più incisivi e mirati per debellare i fenomeni di illegalità al Pigneto. Seppur con le comprensibili difficoltà, dovute ai limiti delle competenze, è nostra intenzione restare al fianco dei residenti, per superare le problematiche inerenti la sicurezza e l’ordine pubblico, restituendo ai cittadini un quartiere storico e ricco di possibilità”.