Potrebbe riaprire tra mesi il ponte dell’Industria a Roma, coinvolto dal maxi incendio della scorsa notte. E questo significhera’ pesanti ripercussioni sul traffico cittadino: la struttura infatti collega i due quartieri Marconi e Ostiense. Sul ponte, chiuso al transito da ieri notte e presidiato dalla polizia locale, e’ in corso in questa fase una prima verifica statica da parte dei vigili del fuoco.
Verranno eseguiti anche complessi accertamenti sulla staticita’ dei metalli. Alle verifiche seguiranno poi i lavori di riadeguamento degli impianti e il ripristino delle parti crollate, ovvero le gallerie dei servizi.
Traffico deviato
Il traffico veicolare e’ al momento stato dirottato su strade limitrofe. I percorsi alternativi sono via Ostiense, viale Marconi e via Ettore Rolli, a seconda delle necessita’. Interdette anche le banchine sul fiume Tevere e la pista ciclabile nel tratto in prossimita’ del Ponte dell’Industria. Un quadrante della citta’ paralizzato in un giorno del fine settimana e una situazione che dunque e’ destinata a peggiorare gia’ a partire da domani, quando in un giorno lavorativo molti romani dovranno affrontare un traffico piu’ intenso dovuto alla chiusura del Ponte, tra via Antonio Pacinotti e via del Commercio. Uno snodo centrale per il traffico cittadino, perche’ collega due quartieri molto frequentati come Marconi e Ostiense.
“Una chiusura di mesi, allo stato possibile, potrebbe davvero creare un problema immenso”, commentano alcuni cittadini. “L’unica cosa della quale siamo felici e’ che non ci siano state vittime”, spiega un altro gruppo di persone. Un vero e proprio miracolo in effetti, visto l’orario e il quartiere che il fine settimana e’ un ritrovo per la movida giovanile
Le prime testimonianze.
“Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito e’ andata via la luce e siamo scesi in strada”. A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell’Industria, a Roma conosciuto come il ponte di Ferro, danneggiato dal rogo della scorsa notte. “Si sono sentite anche delle grida di aiuto venire dagli accampamenti lungo il Tevere – racconta un altro – poi abbiamo visto le fiamme. Pian piano abbiamo visto il rogo crescere e avvolgere il ponte”.
“La cosa piu’ impressionante e’ stata l’impossibilita’ di agire davanti a un incendio che si propagava – racconta una condomina – probabilmente a causa del gas e dei cavi elettrici. Abbiamo visto l’incendio crescere sempre di piu’. Un rogo avvenuto a pochi metri dall’accademia dei vigili del fuoco e dalla sede dei sommozzatori”. Mentre un altro abitante racconta: “E’ stata una serata terribile, le fiamme erano altissime. Ho avuto paura. Sotto al ponte ci sono le tubature del gas, il timore era che potesse saltare tutto in aria prima che chiudessero il gas”. E c’e’ chi ora pensa alle ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. “Passavo su quel ponte tutti i giorni per andare a lavorare. Ora rimarremo cosi’ per anni. Sara’ un disastro per chi abita qui”.