Boicottaggio dei commerciati? Lavori fantasma o fatti male? Complotto di qualche potere occulto cittadino?
Un articolo uscito stamattina sul Corriere della Sera di Roma racconta la sparizione dei cordoli da Viale Eritrea, uno dei punti della Capitale toccati dal piano-preferenziali voluto dall’attuale amministrazione. Obiettivo: proteggere la parte della carreggiata destinata ai bus dall’invasione di auto e scooter. Un progetto osteggiato da molti residenti e commerciati delle zone interessate che temono più traffico o l’addio alla sosta davanti al proprio negozio.
Viste le premesse e l’ostilità diffusa alle nuove preferenziali protette, la notizia della sparizione delle protezioni a Viale Eritrea sarebbe stato un sospetto caso di boicottaggio, prima che di vandalismo.
Peccato che nessun cordolo sia sparito da Viale Eritrea: semplicemente sono ancora stati montati su quel tratto di strada, come ha confermato a Radiocolonna anche il presidente della Commissione Mobilità del Comune di Roma Enrico Stefàno.
Nella giungla della mobilità capitolina non è difficile che storie mirabolanti, racconti epici o spy story – a volte – possano risultare veri. Ma non è questo il caso.
(nella foto di OQ il tratto di strada in cui i cordoli sono stati montati)