Preso il killer di Villa Pamphili: si chiama Rexal Ford, era scappato in Grecia

il blitz a Skiathos. Tradito dal telefonino

Si chiama Rexal Ford, ha 46 anni e avrebbe dei precedenti penali negli Stati Uniti il cittadino americano fermato in Grecia per l’assassinio di Villa Pamphili, il parco pubblico più grande della capitale dove qualche giorno fa sono stati rinvenuti i cadaveri di una donna e di una bambina di pochi mesi.

Secondo quanto riferito in conferenza stampa dal procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, sull’uomo – partito da Fiumicino due giorni fa – “gravano robusti indizi di essere stato l’autore dell’omicidio della bambina”, di cui ha detto di essere il padre. E’ stato già inviato un mandato di arresto europeo emesso dal Gip: le accuse nei suoi confronti sono quelle di omicidio e soppressione di cadavere.

Dalla procura spiegano come ci sia il ragionevole sospetto che si tratti di un duplice omicidio: ancora sconosciute sono però le cause del decesso della donna, che ancora non è stata identificata. Gli inquirenti riferiscono inoltre che le prime tracce dei tre nel nostro Paese risalgono ad aprile.

L’uomo, un cittadino americano, e’ stato arrestato su mandato della procura di Roma che ha collaborato con le autorita’ statunitensi e con quelle greche, oltre che con la trasmissione ‘Chi l’ha Visto?’ che ha fornito elementi importanti per l’identificazione dell’uomo tradito da un telefonino. Tante le domande ancora aperte, compresa quella sull’identita’ della donna che, al momento, resta senza nome. “L’indagine e’ in corso e durera’ ancora un po’, perche’ gli esami autoptici e medico legali non ci hanno fornito prove certe sulle cause della morte della donna”, spiega il procuratore Francesco Lo Voi.

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