Una maratona di musica e spettacolo all’insegna dell’entusiasmo e della voglia di stare insieme, con un omaggio a Papa Francesco. Sono migliaia i giovani, giunti da ogni parte d’Italia, radunati a piazza San Giovanni, a Roma, per assistere al tradizionale Concertone del Primo Maggio. Sotto un sole estivo, molti si sono organizzati con ombrelloni, cappellini e stuoie da spiaggia, trasformando la piazza in un vero e proprio campeggio urbano. Il prato si è riempito di picnic improvvisati, tra bottigliette d’acqua e panini portati da casa. L’atmosfera è gioiosa e carica di aspettative per le esibizioni che animeranno il pomeriggio e la serata.
“Uniti per un lavoro sicuro” è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil, per questa trentacinquesima edizione dedicata al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in occasione della Festa dei lavoratori. La maratona musicale di quasi 11 ore, con oltre 50 artisti in programma, è iniziata già a partire dalle 13:30 con i vincitori del contest per emergenti che hanno scaldato la piazza: 1Mnext Cordio, Dinìche e Fellow insieme a Cyrus, i Cosmonauti Borghesi, Joao Ratini, Save Our Souls e Vincenzo Capua. A condurre lo show dal palco, il trio Noemi, Ermal Meta e Bigmama, affiancati dal professore star dei social Vincenzo Schettini. “Sul lavoro troppe incertezze, troppi infortuni, troppe morti. Chi va a lavorare deve avere la certezza di tornare a casa”, ha detto Ermal Meta, ricordando il tema scelto quest’anno dai sindacati “Uniti per un lavoro sicuro”.
Ad aprire ufficialmente la grande festa musicale, con diretta su su Rai3 e Radio2, è stato Leo Gassmann alle 15:17 che ha cantato “Bella ciao” mentre la chiusura sarà affidata a Gabry Ponte intorno alle 23:54. “Ottant’anni fa uomini e donne coraggiose ci hanno permesso di vivere in un’Italia libera e democratica, erano ragazzi e ragazze come noi. Non dimentichiamo”, il messaggio dell’artista romano. Non solo la musica ma anche il ricordo: dal concerto è arrivato l’omaggio a Papa Francesco, con la proiezione di un video che il Pontefice aveva registrato in occasione di Sanremo 2025. Le parole del Papa hanno riecheggiato in piazza San Giovanni in Laterano. ”La musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli”, aveva detto il Santo Padre. Poi il frontman dei Patagarri ha scatenato la piazza, prendendo posizione sul conflitto in Medioriente e scandendo “Palestina libera” e “Free Palestine”. “Pensiamo che finché ogni popolo non sarà libero di auto-determinarsi e vivere in pace non potremo essere allegri”, ha detto l’artista.
A salire sul palco di piazza San Giovanni ci sono cantati romani come Achille Lauro ed Elodie ma anche Lucio Corsi e Brunori Sas, vincitori rispettivamente del secondo e terzo posto al festival di Sanremo, oltre che musicisti di fama internazionale come Carl Brave. La line up del concerto vedrà alternarsi inoltre: Alfa, Andrea Cerrato, Anna and Vulkan, Anna Carol, Anna Castiglia, Arisa, Bambole di Pezza, Centomilacarie, Dente, Ele A, Eugenio in Via di Gioia, Federica Abbate, Franco 126, Fulminacci, Gaia, Gazzelle, Ghali, Giglio, Giorgia, Giorgio Poi, Giulia Mei, i Benvegnù, Il Mago del Gelato, Joan Thiele, Legno and Gio Evan, Luchè, Mimi, Mondo Marcio, Orchestraccia ft Mundial, Patagarri, Pierdavide Carone, Rocco Hunt, Senhit, Serena Brancale, Shablo con special guests, The Kolors, Tredici Pietro. Insomma le star della musica italiana per far ballare e riflettere.
Tra la folla l’entusiasmo è palpabile. “Sono partita questa mattina da Napoli con due amiche solo per essere qui”, racconta Giulia, 22 anni, stringendo una bandiera arcobaleno tra le mani. “Aspetto Achille Lauro da settimane, trasforma ogni esibizione in uno spettacolo. Non vedo l’ora che salga sul palco”. Accanto a lei, Samir, 19 anni, arrivato da Milano, definisce il Concertone “un rito, torno a Roma per questo e anche perché i miei nonni abitano qui. Quest’anno c’è Ghali e per me le sue canzoni parlano di identità, di casa, di sogni. Argomenti che sento miei”. In un gruppo poco distante, Elena, 24 anni romana, indossa una maglietta con la scritta “Futuro Gentile”, e dice di aspettare “Lucio Corsi e Arisa, credo che loro in mezzo a tutta questa confusione creino lo spazio giusto anche per ascoltare parole più profonde”.