Quando finiranno i lavori in superficie del Pup di via Imera all’Appio Latino? Che ne è del collaudo? Il cantiere aperto nel 2008 doveva chiudere nel 2011, ma ad oggi una parte del marciapiede non è ancora agibile e dal parcheggio seminterrato non escono né entrano auto. Insomma, a Roma il classico esempio di un’opera privata, realizzata su uno spazio pubblico, rimasta incompiuta.
Il 6 dicembre, ci dicono dal comitato di cittadini Mura Latine, c’è stata una conferenza dei servizi tra municipio VII, ditta costruttrice, e dipartimento parcheggi per ultimare i lavori. I dettagli però ancora non si conoscono. Abbiamo più volte interpellato via mail l’assessore ai Lavori Pubblici del VII municipio Salvatore Vivace e che dopo qualche giorno ha risposto: “La riprogettazione dei lavori di superficie ha riguardato principalmente una ‘messa a norma’ di marciapiedi e carreggiate. Tutto concertato con la polizia locale che aveva ravvisato errori progettuali”.
Per Vivace, “al momento si sta cercando di ultimare e mettere in pratica tutte le osservazioni che la conferenza servizi ha portato. Appena chiusa questa fase si potranno dare dei tempi certi sulla ripresa dei lavori”.
L’assessore fa anche notare che “abbiamo cercato di scongiurare (la conferenza sei servizi, ndr) perché sapevamo avrebbe allungato i processi burocratici per la ripresa dei lavori. Ma il dipartimento, che ne ha la competenza, l’ha ritenuta doverosa e necessaria. Sostenendo, ed a ragione probabilmente, che poi ci si sarebbe ‘bloccati’ al momento del collaudo.
Nei fatti quel Pup ha stravolto via Imera. Sono stati abbattuti gli alberi, ridotti i parcheggi in superficie, per diversi mesi la strada è stata percorribile in un senso solo, e il cantiere è rimasto fermo per almeno un anno. Ora ancora rimane da sistemare tutto un marciapiede, e da manutenere quelle che sembrano essere aiuole anche se ora sono solo un insieme di sterpaglie e sporcizia. Eppure operai non se ne vedono.
Via Imera non è una zona con negozi, e allora non si capisce perché siano stati realizzati marciapiedi così ampi, mentre molti residenti avrebbero voluto posti auto in superficie a spina di pesce.
I box auto sono in concessione a 90 anni e costano non meno di 3 mila euro a metro quadro. Ma il mercato tira? Va considerato infatti che a via Siria, a poche centinaia di metri, c’è un altro complesso con box ancora invenduti.
Quanti saranno poi i posti auto a rotazione per decongestionare il traffico in superficie? Da anni i cittadini chiedono che a piazza Zama nasca una fermata dell’anello ferroviario, un progetto tanto utile quanto difficile visto che ci vuole il benestare delle ferrovie dello stato.