Qualità della vita, il 52% dei romani insoddisfatto della Capitale

Secondo l'indagine Cgil-Federconsumatori, tra i municipi il centro storico è il posto migliore dove vivere. Bocciati Portuense e Monte Mario

Il 52,5% dei romani si dice insoddisfatto della qualità della vita nella Capitale. È soddisfatto, invece, il 43,4%. È quanto emerge dall’indagine condotta da Cgil Roma e Lazio e Federconsumatori Lazio sulla qualità dei servizi offerti dalle società partecipate di Roma Capitale.

L’analisi è stata condotta nel periodo che va dal 9 al 21 dicembre, su un campione di 685 cittadini dai 15 ai 90 anni così composto: 428 donne, 237 uomini, 27 studenti, 54 senza occupazione, 484 occupati, 20 pensionati. Nel dettaglio dall’indagine, dove è stato chiesto di esprimere un voto da pessimo a ottimo, gli intervistati sulla qualità della vita a Roma hanno assegnato i seguenti giudizi: 0,4 per cento, pessimo; 52,1 per cento, insufficiente; 31,8 per cento, sufficiente; 11,2 per cento, buono; 0,4 per cento, ottimo. Il 4,1 per cento degli intervistati non sa.

Il voto che i romani danno all’insieme dei servizi è 5,1, mentre molto severo è il giudizio sulla qualità della vita a Roma, che per il 52% dei cittadini risulta essere insufficiente o pessimo- scrivono all’interno del report- Ma appare subito evidente che, mentre su servizi come l’Offerta culturale e l’Acqua pubblica, o, limitatamente a coloro che ne usufruiscono, gli Asili nido, Farmacie e Servizi sociali, il livello di qualità percepito risulta essere sufficiente (e in qualche caso più che sufficiente, come nel caso degli asili nido), per i servizi di Trasporto e Raccolta-Smaltimento rifiuti il giudizio è negativo, se non molto negativo, come nel caso della Raccolta e Smaltimento dei rifiuti per i quali l’83,3% dei romani esprime un giudizio insufficiente o pessimo”.

Per quanto riguarda i Trasporti “mentre non appaiono differenze evidenti tra i servizi Metro o di Superficie (autobus e tram) giudicati insufficienti o pessimi da 1 cittadino su 2, migliore e’ senz’altro il giudizio sul treno che, al contrario, viene giudicato insufficiente o pessimo da 1 cittadino su 3”. Scorrendo l’analisi dei dati “risulta chiaro- spiegano Cgil e Federconsumatori- che i cittadini romani non conoscono o non hanno esperienza di molti servizi erogati da Roma Capitale. La maggior parte degli intervistati dichiara, infatti, di non essere in grado di esprimere un giudizio completo sui Servizi cimiteriali (il cui risultato non abbiamo fatto rientrare nella ricerca perche’ oltre il 60% degli intervistati non e’ stato in grado di esprimere un giudizio), Servizi sociali (51%), Asili nido (41%) e Farmacie comunali (33%)”

La zona migliore in cui vivere a Roma, secondo i suoi residenti, è il centro storico, seguito da Montesacro. La peggiore, invece, è quella del municipio XV, il quadrante nord della Capitale tra Cassia e Flaminia. Secondo la tabella riportata dal dorso locale del Messaggero, i residenti hanno attribuito il voto medio più alto (5,7) al I municipio (centro storico-Prati) (5,7); seguito dal III municipio (Monte Sacro), con 5,3. Poi, a pari merito (5,2), troviamo il II municipio (Parioli-Salario-San Lorenzo), il V (Pigneto-Centocelle) e l’VIII (Ostiense-Garbatella). Chiudono la classifica, il municipio XI, XIV e XV.

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