Raggi: cambieremo nomi vie di Roma intitolate a studiosi razzisti

Quattro i casi di vie e larghi romani che dovrebbero essere modificati di qui a breve: largo Nicola Pende, via e largo Arturo Donaggio, via Edoardo Zavattari. Ebrei Roma,dedicare vie a prof colpiti da leggi razziali

“Roma condanna le leggi razziali, la nostra città è orgogliosamente antifascista e per questo utilizzeremo ogni strumento disponibile per combattere quei rigurgiti di violenza e discriminazione che non vogliamo tollerare. Abbiamo già avviato le procedure e le verifiche per far sì di rinominare tutte quelle strade e piazze della Capitale che sono state intitolate a coloro che sottoscrissero il Manifesto della razza. Dobbiamo cancellare queste cicatrici indelebili che rappresentano una vergogna per il nostro Paese. Questo può essere un esempio per tanti altri comuni che, come il nostro, si trovano ad avere strade intitolate e questi personaggi”. È quanto afferma il sindaco di Roma Virginia Raggi nel corso di un’intervista, pubblicata su Lastampa.it, raccolta per il documentario di Pietro Suber 1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani.

Sono state già avviate dal Campidoglio tutte le procedure e le verifiche necessarie ad effettuare il cambio di denominazione di quelle strade della Capitale che risultano intitolate agli scienziati sottoscrittori del cosiddetto manifesto della razza. E si attendono i risultati delle prime verifiche già nelle prossime settimane. Al dossier hanno lavorato sia la sindaca di Roma Virginia Raggi, sia il vicesindaco con delega alla Cultura Luca Bergamo. Obiettivo del Comune è procedere al cambio entro il 2018 anno in cui ricorre l’ottantesimo anniversario delle leggi razziali. La prossima riunione della commissione toponomastica è fissata per questo venerdì e potrebbe occuparsi proprio di questo argomento.

Quattro casi di vie e larghi romani che dovrebbero essere modificati di qui a breve: largo Nicola Pende, via e largo Arturo Donaggio, via Edoardo Zavattari.

“Prendiamo atto con soddisfazione della scelta della sindaca Virginia Raggi di modificare le vie di Roma intitolate a chi firmò il Manifesto in Difesa della Razza. Sarebbe più giusto dedicare alcune vie ai professori universitari che persero il proprio posto a causa di quell’infamia”. Così la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.

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