Raggi: stop a legge Lazio ‘salva-autodemolitori’

La sindaca scrive a Conte e Costa, impugnare articolo è “incostituzionale”

La protesta degli autodemolitori (dicembre 2018)

La sindaca Virginia Raggi ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, per chiedere di impugnare un articolo della legge regionale di bilancio, approvata poche settimane fa alla Pisana, in quanto a suo avviso è incostituzionale.

Secondo il Campidoglio l’articolo consentirebbe agli autodemolitori abusivi di continuare le proprie attività sul territorio cittadino. Il Comune, invece, intende chiuderli immediatamente e senza proroghe.

Lo scorso anno il dipartimento Ambiente di Roma Capitale ha avviato una serie di verifiche sulle attività di ‘sfascio’ e demolizione dislocate soprattutto nella zona est della città. E, avendo riscontrato irregolarità, diverse attività sono state chiuse.

A fine 2018 la protesta di alcuni operatori, con lo slogan ‘vogliamo lavorare’ è arrivata in Regione Lazio. E dopo contatti con i rappresentanti della categoria, a fine anno alla Pisana è stato votato un emendamento a riguardo nell’ambito della discussione della legge di bilancio.

Si “apre la strada alla riapertura degli impianti di autodemolizione e rottamazione della Capitale – spiegava in una nota del 18 dicembre, il dirigente di Forza Italia Roma Pietrangelo Massaro -. La nuova disposizione prescrive infatti che gli autodemolitori e i rottamatori, che rispettino determinate procedure e prescrizioni, vengano autorizzati dagli enti delegati a svolgere le proprie attività e stabilisce tempi certi per la delocalizzazione degli impianti. E’ il frutto di un lavoro di squadra complesso ed articolato che ha visto coinvolti diversi livelli istituzionali, rappresentanti di categoria, avvocati, consulenti e forze politiche di maggioranza e di opposizione”. Ma la Raggi non ci sta e mostra il pugno duro, chiedendo al Governo di impugnare l’articolo in questione della legge.

Solo pochi giorni fa, dopo l’inchiesta della Procura su roghi tossici e traffico di rifiuti che ha portato a indagare 57 persone, aveva rivendicato: “La maxi inchiesta che ha portato alla luce un pericoloso traffico di rifiuti illegali smascherando i responsabili tra i quali anche un autodemolitore ed un rottamatore a cui avevamo negato le autorizzazioni. Un risultato importante che conferma la bontà del nostro operato. Proseguiamo con determinazione, insieme alle altre istituzioni, per riportare la legalità a Roma”.

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