L’economia italiana nel quarto trimestre 2018 ha registrato una contrazione dello 0,2%. È il secondo trimestre consecutivo di calo. L’Italia è così entrata in recessione tecnica, peggiore risultato da 5 anni. Lascerà, secondo l’Istat, un’eredità negativa sull’economia del 2019 ma per il premier Conte si tratta di “un fattore transitorio” e la Ue non ci chiederà una manovra-bis.
Il ministro dell’Economia Giovanni Tria da New York rassicura, invitando a “non drammatizzare” quella che definisce solo una “lieve contrazione” del Pil. Ma i dati – ha spiegato – “non stanno intaccando il recupero di fiducia dei mercati finanziari nel debito italiano” ma “ora bisogna muoversi per investire di più”.
Confindustria teme invece un “rallentamento superiore” a gennaio e chiede di reagire. Secondo il presidente degli industriali, Vincenzo Boccia, “a gennaio avremo un rallentamento superiore”.
Anche i sindacati esprimono preoccupazione, mentre l’opposizione va all’attacco e chiede al governo di riferire alla Camera.