Regione Lazio, a Roma ok abbattimenti selettivi cinghiali. La protesta degli animalisti

Capo gabinetto, 'creare area di vuoto per bloccare peste suina'

(immagine di repertorio)

Sos cinghiali nella Capitale: partito il piano del Campidoglio per il contenimento degli ungulati. In alcune zone di Roma, dove sono state piu’ frequenti le incursioni degli animali da stamani vengono installate apposite reti proprio per non consentire ai cinghiali di accedere a zone urbanizzate. Questa mattina nel Municipio XV, zona nord che comprende anche il parco dell’Insugherata, si e’ dato il via all’installazione delle reti volute dal comune di Roma.

Presto sara’ anche dato seguito all’ordinanza della Regione Lazio che ha previsto una zona rossa contro la peste suina dopo il caso zero proprio al parco dell’Insugherata. Le recinzioni verranno anche interrate in parte per non consentire agli animali di violarle e saranno chiusi i varchi da cui spesso intere famiglie di cinghiali ‘scendono’ verso i quartieri nord. Per quanto riguarda la zona rossa decisa per arginare la peste suina nell”area infetta’ si provvedera’ quindi ad una sorveglianza rafforzata dei cinghiali, al campionamento e analisi di eventuali carcasse e al loro smaltimento in sicurezza. L’area sara’ indicata da cartelli dove verra’ vietato dare cibo agli animali, fare pic nic, organizzare eventi. Gli ultimi avvistamenti di cinghiali a Roma sono stati in quartieri adiacenti al centro, ovvero i Parioli e Trieste-Salario. Ma il problema non e’ solo nella Capitale, anche “Liguria e Piemonte -ricorda il sottosegretario Andrea Costa- stanno mettendo le reti laddove ci sono stati avvistamenti”.

“La situazione e’ talmente pericolosa che dobbiamo mettere in campo misure straordinarie per contenere la diffusione del virus, le recinzioni non credo che siano sufficienti e penso che sia necessario un piano di selezione dei cinghiali in tutta Italia perche’ sono troppi”, ha aggiunto Costa precisando poi che la peste suina non e’ “un pericolo per l’uomo ma resta un problema gravissimo che dobbiamo monitorare perche’ il settore degli allevamenti vale 6 miliardi di fatturato annuo ed e’ a mio avviso improrogabile avviare una campagna di abbattimento per ridurre la quota di cinghiali che stanno invadendo sempre di piu’ anche le nostre aree urbane e periurbane”.

“Il sottosegretario Costa ha sottolineato l’esigenza del depopolamento e quindi degli abbattimenti selettivi . Quindi a Roma si dovra’ procedere a questo per creare un’area di vuoto e non permettere che questa epidemia possa espandersi”, ha poi detto il capo gabinetto della Regione Lazio, Andrea Napoletano, in una dichiarazione al Tgr Lazio.

Gli ambientalisti sono gia’ sul piede di guerra per la ventilata ipotesi degli abbattimenti. “Ho massimo rispetto per le posizioni ambientaliste e animaliste, ma penso che non sia piu’ rinviabile affrontare questo problema mettendo in campo un piano straordinario di selezione che prevede anche una massiccia quota di abbattimenti”, ha chiosato Costa. Per ora pero’ a Roma il piano contenimento oltre alle reti prevede un’azione anche sui rifiuti oggetto di una riunione prevista domani: Ama, l’azienda che si occupa di rifiuti, dovra’ mappare la posizione dei cassonetti su cui intervenire con altre recinzioni oppure spostandoli.

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