Regione Lazio: nessun allarme meningite, meno casi del 2018

Fondamentali restano le vaccinazioni, offerte gratuitamente. G.Grillo, invito adolescenti e bimbi a vaccinarsi

Meningite e vaccini

“Non c’è nessun allarme per la diffusione del meningococco, finora i casi registrati sono stati 6 di quattro ceppi diversi mentre nello stesso periodo dell’anno passato i casi erano stati 14. I dati quindi sono al di sotto della media complessiva pertanto non vi è alcun tipo di allarme”. Lo dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“La Regione Lazio – prosegue – ha uno dei migliori sistemi di sorveglianza grazie all’attività del Servizio Regionale per l’Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive (Seresmi) attivato presso l’Inmi Spallanzani. Le procedure di vigilanza e profilassi vengono attivate seguendo i protocolli ed è fondamentale sensibilizzare la cittadinanza sulla vaccinazione anti meningococcica tetravalente Acwy che è offerta gratuitamente fino al compimento del 19esimo anno di età. Per quanto riguarda il vaccino anti meningococcica tipo B l’offerta è completamente gratuita per i nati a partire dal 1 gennaio 2017”.

“Invito i giovani adolescenti, oltre che i bambini, a fare il vaccino anti-meningite anche se non è obbligatorio”. E’ l’appello lanciato dal ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo il caso del ragazzo ricoverato a Roma per meningite e che lo scorso 25 gennaio aveva partecipato al convegno sulla Shoah alla Camera dei deputati.

“Questa – ha ricordato il ministro a margine della presentazione del Rapporto Ristorazione 2018 della Fipe – può essere anche una malattia con esito fatale ed è altamente contagiosa, quindi bisogna anche essere molto attenti alla gestione dell’ammalato”. La questione, ha concluso, “mi preoccupa, perchè si tratta di una malattia molto insidiosa. So comunque che il giovane è in buone condizioni, anche se ancora non è noto di quale ceppo batterico si tratti”.

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