In queste ore circola una triste fake news sulla possibilita’ di riaprire il Forlanini. E’ quanto si legge sulla pagina Facebook della Regione “Salute Lazio”. “Bisogna fare chiarezza, perche’ – si legge nel post – e’ una campagna di speculazione sulla pelle delle persone, soprattutto in questa fase di emergenza. La verita’: il Forlanini era deserto gia’ negli anni ’90 e da allora e’ senza alcuna forma di manutenzione. Siamo nel 2020, stiamo parlando di una struttura degradata, fatiscente, che in molte aree sta cadendo a pezzi. Creare un reparto attrezzato in pochi giorni, per curare malati gravi, in una struttura che cade a pezzi e da ristrutturare da cima a fondo e’ da folli”.
Su Roma, infatti, “si e’ costruita in poche settimane una rete di 1.000 posti letto dedicati al Covid-19 tra i 550 dei quattro Covid hospital 1-Spallanzani 257, Covid-2 Columbus 133 posti. In attivazione un Covid-3 hospital con 80 posti e Covid-4 hospital Ptv con altri 80 posti, cui si aggiungono la rete delle malattie infettive e della pneumologia (400 posti). Questi centri – continua la Regione Lazio – dispongono infatti di spazi adeguati e attrezzature di base pronte all’uso, senza l’esigenza di grandi opere infrastrutturali. Con i posti nelle province arriviamo ad una rete complessiva di circa 1.500 posti a disposizione dell’emergenza in tutta la Regione Lazio. Noi abbiamo il dovere di aprire nuovi reparti in tempi brevissimi, come stiamo facendo, ma in strutture sanitarie che garantiscano igiene, efficacia e funzionalita’ perche’ si parla della vita di esseri umani. Le persone hanno bisogno di soluzioni concrete in 7 giorni, non di cose che si possono realizzare in 7 anni”. Secondo la Regione Lazio “chi porta avanti questa campagna, quindi, ha una grave responsabilita’, suscita attese e speranze, produce frustrazione quando avremmo tutti bisogno di speranza. Per fortuna migliaia di operatori della sanita’ in queste settimane in silenzio e senza sosta e chiacchiere stanno lavorando per sconfiggere il virus e aprire, nuovi reparti, moderni e in piena sicurezza. Pensiamo a curare le persone”, conclude il post.