Dopo 150 giorni senza la fermata della metro di Repubblica, i commercianti passano all’attacco. E lo fanno in maniera dura e determinata portando il caso in procura.
In negozianti che lavorano nei pressi della stazione e che si sono riuniti in un comitato, infatti, hanno denunciato Atac per interruzione di pubblico servizio. Negli scorsi mesi avevano denunciato l’impatto della chiusura sui guadagni e su un flusso di clienti che – a loro dire – si sarebbe ridotto drasticamente a causa del giallo-Repubblica.
E non sono bastate le rassicurazioni da parte dell’amministrazione e metà maggio come obiettivo per la riapertura. Ora i commercianti vogliono capire le ragioni profonde della chiusura e creare una breccia tra i silenzi della municipalizzata.
“L’8 dicembre 2018 – scrivono nella denuncia riportata dal CorSera – accertata la sicurezza delle scale mobili integre, funzionanti cinque scale su sei, la stazione avrebbe dovuto e potuto aprire al pubblico, invece oggi è ancora inspiegabilmente chiusa.(..) Atac omette ogni comunicazione al riguardo e nonostante le forti pressioni della cittadinanza e dei media non rende noti i motivi del perdurare della chiusura».
Parola ai giudici quindi, in attesa che utenti e commercianti possano tornare a godere di una stazione trasformata in antico ricordo.
I guai per Atac, tuttavia, non finiscono qui. Perché nel pomeriggio – da quanto si apprende – la stazione Barberini è stata chiusa su disposizione dell’autorità giudiziaria. Un sequestro che sarebbe legato alla recente rottura di una delle scale mobili presenti in stazione.