Riaperto l’ospedale Villa San Pietro

Reparto di Radioterapia è operativo. Cisl Fp chiede quando situazione tornerà alla normalità, c'è preoccupazione per il salario dei dipendenti

Medici
(immagine di repertorio)

L’ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, colpito giorni fa da un incendio, ha riaperto oggi la Radioterapia e parte dei servizi ambulatoriali. 

Lo ha comunicato ieri il presidente Gerardo D’Auria in una lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, e al dg della Asl Roma 1, Angelo Tanese. 

La Regione aveva anche richiesto “un cronoprogramma dettagliato” della riapertura delle attività sanitarie. Nello specifico, saranno riattivati oggi i servizi di Medicina (visite, pneumatologia, geriatria, reumatologia, dermatologia, diabetologia e nefrologia); Neurologia (visite e prestazioni diagnostiche), Fisiatria (visite, fisiochinesiterapia, onde d’urto), Ortopedia (visite), Otorinolaringoiatria (visite e prestazioni diagnostiche), Oculistica (visita e prestazioni diagnostiche, mentre gli interventi di cataratta o macula saranno riprogrammati a breve); Chirurgia generale, plastica e pediatrica (visite); Endoscopia digestiva (visite ed esami), Pediatria e Neonatologia (visite, follow-up, ecografia anche), Ostetricia e Ginecologia (visite, monitoraggi, ecografie ostetriche, colposcopie, isteroscopie, visite di anestesia, controlli genetista); Cardiologia (visite, ecg, mentre gli ecocardio sono in riprogrammazione); Radioterapia (visite), Ematologia (visite), Ozonoterapia (visite e prestazioni), Terapia del dolore (visite e prestazioni); Ecografie; Chirurgia vascolare (visite, ecodoppler); Urologia (visite e prestazioni da riprogrammare). Sono invece sospese le attività di pre-ospedalizzazione, Tac, risonanza magnetica e Radiografia. 

Il dirigente del San Pietro Fbf precisa inoltre che “gli ambienti ospedalieri sopra indicati non sono stati interessati” dall’incendio, perché “in corpi di fabbrica distinti e autonomi”. 

Il sito web ospedalasanpietro aggiornerà i pazienti sulla riattivazione degli altri servizi. “I pazienti prenotati e al momento non trattabili – scrive ancora D’Auria – saranno contattati” dall’ospedale “per fornire loro ogni supporto”. Viene infine confermato che 14 pazienti di Medicina-Geriatria sono stati trasferiti al S. Camillo, e che il Fbf “continua ad assicurare assistenza medica e infermieristica con il proprio personale”. Intanto il Simt (centro di medicina trasfusionale) del S. Pietro ha “provveduto a trasportare le sacche di emazie ed emocomponenti al San Filippo Neri” e “viene assicurata tutta la collaborazione necessaria” con personale del Fbf.

In una nota diffusa ieri, Roberto Chierchia – segretario generale della Cisl Fp Lazio, ha lanciato “l’allarme sui tempi di ripristino dei reparti della struttura ospedaliera” ed espresso preoccupazione per “la tenuta dei livelli salariali” 

“Dopo la tragedia sfiorata e sventata anche grazie al grande spirito di abnegazione dimostrato dai lavoratori, ora emerge la preoccupazione rispetto alla tenuta dei livelli salariali e occupazionali dei dipendenti a seguito dell’interruzione delle attività assistenziali. È per questo motivo che chiediamo all’ospedale Villa San Pietro e alla Regione Lazio di fare al più presto chiarezza, coinvolgendo le parti sociali al fine di velocizzare la riapertura e trovare soluzioni che garantiscano continuità lavorativa e retributiva agli operatori. Tutti i lavoratori – ha aggiunto – devono continuare a svolgere la loro attività al servizio delle persone, senza perdere giornate di lavoro e quindi di salario. Ma, terminata la messa in sicurezza e l’evacuazione dei pazienti ricoverati, c’è una complessa questione organizzativa da risolvere, che riguarda gli 800 dipendenti alle dirette dipendenze della struttura ospedaliera e i circa 150 lavoratori esternalizzati delle cooperative che gestiscono i servizi ausiliari, il trasporto malati, il cup, le pulizie e la vigilanza dell’ospedale – prosegue Chierchia -. Bisogna agire in fretta e tutelare utenti e lavoratori. Chiediamo di avviare subito un confronto per affrontare il post emergenza consentendo a tutto il personale del Fatebenefratelli Villa San Pietro di Roma di avere sicurezze sul diritto al lavoro e ai cittadini di non perdere magari per mesi pezzi essenziali di servizi alla salute”.

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