Riccardi al Quirinale? Difficile superare i no di Lega e Fdi

Ultimi tentativi da parte del centrosinistra per far passare la candidatura del fondatore di Sant’Egidio. Si cerca di far leva sui cattolici di Forza Italia

Andrea Riccardi
Andrea Riccardi

Sono ore convulse queste al quartiere generale di Sant’Egidio a Trastevere. La candidatura del fondatore della Comunità Andrea Riccardi per il Quirinale piace ai M5s e al Pd, ma trova fredda Forza Italia, e al momento contrarie sia la Lega sia Fdi.

La Lega al momento sembra lo scoglio più arduo da superare nella maggioranza. Ed esponenti del centrosinistra in queste ore stanno facendo pressione su Giancarlo Giorgetti, numero due del Carroccio e vicino agli ambienti cattolici, per tentare una mediazione. Quello che non piace di Riccardi è il suo impegno sul fronte dell’immigrazione, le sue posizioni in quel senso vengono percepite come troppo radicali. Gli esponenti di Sant’Egidio, appoggiati dal Pd, starebbero rassicurando i leghisti sul fatto che una volta al Quirinale Riccardi avrebbe una posizione più neutrale sull’immigrazione, lasciando la questione unicamente al governo.

Il rapporto tra la Comunità di Sant’Egidio e il centro sinistra oramai è cementato dalle ultime regionali. All’epoca infatti la Comunità allestì la lista Demos, che ebbe un ruolo importante nella vittoria di Zingaretti alla Regione Lazio. Anche alle ultime comunali la lista si è presentata in appoggio Gualteri, raccogliendo circa 10 mila preferenze. All’assessorato ai Servizi Sociali siede Barbara Funari, parte attiva di Sant’Egidio a Roma.

Riccardi non piace nemmeno troppo a Forza Italia. Maurizio Gasparri è lapidario: “”Andrea Riccardi? Lo conosco, lo stimo ma non lo voterei mai”. Eppure, da quanto ne sappiamo, alcune esponenti dell’area cattolica starebbero facendo pressioni su Antonio Tajani per chiedere che comunque almeno siano poste sull’elezione di fondatore di Sant’Egidio. E’ pure vero però che Clemente Mastella, il quale conosce bene gli ambienti cattolico conservatori, non lascia molto spazio: “La cosa incredibile è un’altra. C’è chi ha pensato per davvero ad Andrea Riccardi perché avrebbe potuto intercettare i cattolici dell’altra metà dello schieramento”.

Non se ne parla invece per Fdi. Luca Cipriani capogruppo al Senato afferma: “Non abbiamo apprezzato che le forze di centrosinistra abbiano lanciato Riccardi, anche qui senza giudizi sulla persona, con un’operazione politica presuntuosa. La sinistra non ha una sorta di prelazione sulla nomina dei presidenti della Repubblica”. 

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