Investimenti nella ricerca tecnologica, assistenza agli imprenditori del settore e supporto delle politiche pubbliche: sono i tre ingredienti necessari a far partire in Italia la transizione digitale ed energetica del settore dell’auto. A dirlo è il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nel corso del convegno “Il ruolo del settore energetico per la mobilità sostenibile”, organizzato da Unindustria presso la sede dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale a Roma.
“Oggi la presenza e la collaborazione con l’Università sottolinea l’importanza del settore della ricerca – ha spiegato Camilli -. Dobbiamo investire nelle capacità tecnologiche e scientifiche”.
“Il settore dell’auto è sempre stato fondamentale per il nostro Paese e per il territorio del Lazio, che presenta un alto livello di occupati diretti e indiretti. Oggi è diventato un ‘metasettore’ – ha sottolineato -, a causa della crisi del mercato dell’auto e della sua trasformazione digitale ed energetica, che necessita una serie di competenze per la fase di trasformazione. Per questo occorre fare un’analisi di contesto puntuale – ha proseguito Camilli -: gli imprenditori di questo settore dovranno inventarsi nuove strategie e fare investimenti che non avevano pensato quindi è un momento importante per le imprese che rappresentiamo e vanno supportate. Fondamentale è anche il sostegno delle politiche pubbliche – ha concluso il presidente di Unindustria -, che devono accompagnare non solo dal punto di vista finanziario ma anche dal punto di vista sociale”.