Alcune decine di persone si sono radunate questa mattina in piazza del Campidoglio per protestare contro la realizzazione del termovalorizzatore a Roma nell’area di Santa Palomba, a sud della città.
In piazza, con le bandiere e gli striscioni del “Comitato No inceneritore a Santa Palomba” erano presenti anche la consigliera del Polo progressista alla Regione Lazio, Alessandra Zeppieri, e l’esponente del Pd, Marco Miccoli. L’occasione è stata l’attesa sentenza del prossimo 5 luglio sul ricorso presentato al Tar del Lazio dal “Comitato No inceneritore a Santa Palomba” e sostenuto anche da altri comitati per chiedere il blocco delle procedure di realizzazione dell’impianto. “Dobbiamo portare avanti tutte le iniziative possibili per scongiurare la realizzazione dell’inceneritore che non è previsto dal piano rifiuti regionale. Il cronoprogramma va ben oltre il Giubileo del 2025 e il termovalorizzatore viene realizzato da Gualtieri avvalendosi dei poteri commissariali per il Giubileo”, ha spiegato Zeppieri.
“Siamo in piazza per sostenere il ricorso dei Comitati contro l’inceneritore e il 3 luglio saremo di nuovo in piazza al Municipio IX per esporre le alternative all’inceneritore, che sono oggetto di osservazioni presentate dai cittadini ma sono rimaste inascoltate dal sindaco. Roma è sporca perché Ama non è stata riorganizzata sui criteri dettati da una grande metropoli e non funziona”, ha detto Miccoli. In piazza sono intervenuti anche l’ex assessore all’Ambiente del Municipio Roma IX, Alessandro Lepidini del Pd – dimessosi in polemica proprio con la scelta dell’amministrazione municipale di sostenere la realizzazione dell’impianto – e l’ex esponente di Sel Stefano Zuppello, entrambi a oggi esponenti di comitati che si oppongono alla costruzione dell’impianto.