Cassonetti che traboccano di immondizia, spazzatura che brucia in centro come in periferia. Le festività acuiscono le profonde crepe della precaria gestione dei rifiuti nella Capitale.
E meno male che siamo in inverno. Almeno secondo Roberto Sacchi, presidente Legambiente Lazio, che intervistato sulla cronaca romana di Repubblica dice: “Si avrebbe vera emergenza, se fosse agosto”. Le temperature rigide, infatti, permettono di contenere “il proliferare batterico e le blatte. Per fortuna” – aggiunge Sacchi, che indica come soluzione a questa situazione disastrosa “incrementare il porta a porta e costruire impianti”.
A Legambiente si ragiona in termini di sostenibilità e la proposta parla di “biodigestori anaerobici” che permetterebbero di trasformare “l’organico in compost e biometano”. Invece, conclude Sacchi, oggi Roma spedisce altrove la sua spazzatura (“ogni giorno partono 160 autoarticolati”) senza rendersi conto che è “anche la sua – possibile – ricchezza”