(di Chiara Acampora per Ansa)
Il Tar del Lazio dice no alla richiesta del Campidoglio di sospendere l’ordinanza regionale sulla questione rifiuti a Roma. Nessuna sospensione cautelare urgente, dunque, dell’ordinanza con la quale la Regione Lazio il primo aprile scorso ha dato disposizioni in materia di gestione dei rifiuti urbani per “evitare l’interruzione del pubblico servizio”. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo con un decreto monocratico in cui fissa per il prossimo 25 maggio l’udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale dei motivi di ricorso fatto da Roma Capitale lo scorso 30 aprile. Una sentenza che, di fatto, ‘congela’ e rinvia di tre settimane le prossime mosse. Proprio ieri il presidente del Lazio Nicola Zingaretti aveva avvertito: “Non voglio arrivare al commissariamento ma se Roma non presenta il piano, la Regione dovrà fare qualcosa nei prossimi giorni”. E oggi in Regione c’è stata una riunione tecnica per fare in punto anche alla luce della decisione del Tar.
“Roma ha già un piano rifiuti. Zingaretti continua a mentire ai romani”
Dal canto suo l’assessora capitolina ai Rifiuti, Katia Ziantoni, in un lungo post su Facebook ha sottolineato che “Roma ha già un piano rifiuti. Zingaretti continua a mentire ai romani” spiegando che: “Il piano industriale pluriennale, adottato da Roma e già inviato alla Regione Lazio, dice sì a: 2 impianti di trattamento della frazione organica, a Casal Selce e Cesano (autorizzati dalla Regione Lazio nel 2020); un nuovo Tmb per il trattamento dell’indifferenziato per il quale Ama ha in corso trattative nella zona industriale di S. Palomba; l’acquisizione di un impianto esistente per il trattamento dei rifiuti indifferenziati; 2 impianti di selezione multi (plastica e metalli) e carta di cui uno a Rocca Cencia attraverso la riconversione del Tmb; 17 nuovi centri di raccolta alcuni dei quali avviati anche grazie ai contributi regionali”. L’assessora ha anche aggiunto: “L’attuazione del piano industriale è in linea con l’arco di tempo previsto dal piano regionale dei rifiuti, ovvero al 2024”.
Rimpallo di responsabilità
Nei giorni scorsi era stato proprio il Campidoglio a rendere noto di aver deciso di impugnare davanti al Tar l’ordinanza del presidente Zingaretti “che impone a Roma Capitale l’individuazione di un sito di discarica dentro la città”. I nuovi sviluppi sulla vicenda rifiuti nella Capitale hanno sollevato una serie di reazioni politiche. Per gli esponenti di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera, Capogruppo alla Regione Lazio, Andrea De Priamo, Capogruppo in Campidoglio e il Delegato all’Ambiente di Roma, Marco Visconti è “disarmante sotto il profilo dei piani inconcludenti e dei programmi senza logica. Disonesto metterla ancora sullo scontro tra amministrazioni per continuare a nascondere un fallimento totale delle politiche sui rifiuti della Capitale”. Mentre il consigliere regionale della Lega Lazio Pasquale Ciacciarelli ha affermato: “Continua il solito scaricabarile sui rifiuti” e ha aggiunto: “In verità andrebbero commissariati entrambi!”. Per Monica Picca e Fabrizio Santori, dirigenti romani della Lega, “Il rimpallo di responsabilità ha gettato la Capitale nel pieno degrado, con una pandemia in corso e una città già piegata dalla crisi”.