Questa mattina c’è stata una manifestazione di protesta davanti all’ambasciata del Sudan. Decine di rifugiati politici del paese africano si sono dati appuntamento in via Panama per denunciare il silenzio sulle condizioni politiche e sociali della loro terra che, denunciano, non sono cambiate da quando sono stati costretti alla fuga.
Bersaglio del sit-in di protesta il ‘tiranno’ ʿOmar Hasan Ahmad al-Bashīr, salito al potere nel 1989 con un colpo di Stato e accusato di crimini di guerra e genocidio, per quanto avvenuto in Darfur.
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
La manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan
I rifugiati hanno chiesto alla comunità internazionale di non spegnere i riflettori sulle condizioni di vita nel loro Paese, dove da giorni continuano le manifestazioni di protesta contro il presidente al-Bashīr e l’aumento dei prezzi che “sta mettendo in ginocchio la popolazione”.
Nel corso del sit-in i manifestanti hanno sventolato le bandiere del loro Paese ed esposto cartelli con il volto di al-Bashir e la scritta ‘stop’