Risolto (forse) il mistero della ciclabile ‘mutilata’ di Testaccio

Alla scoperta delle ragioni che hanno determinato l’interruzione della pista ciclabile

La ciclabile prima

Colpa del Municipio? Colpa del Comune? Chi ha determinato l’incomprensibile e misterioso ‘blocco’ sulla ciclabile di Testaccio in direzione Sinagoga? Sono tanti gli interrogativi che ci si è posti in seguito alla pubblicazione della foto di Paolo Bellino sul gruppo Salvaiciclisti-Roma. Un’immagine che ritrae una ciclabile che non c’è più, o più precisamente una ciclabile interrotta da una recente asfaltatura e da auto che invadevano quello che – fino a poco tempo – era uno spazio dedicato alle biciclette. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Radiocolonna, le cose sarebbero andate così: la ciclabile – con buona pace dei complottismi – non è stata tolta ed è in programma di ripristinarla completamente (alcune fonti dicono che, già ieri, la ciclabile è tornata alla normalità). Ma è emerso che, in quel punto e a pista fatta, si sarebbero dovuti realizzare lavori di sottoservizi (scavi per la posa di tubature e cavi). Così via la ciclabile e, temporaneamente, giù con i lavori e via la segnaletica della pista dedicata alle biciclette. Questa piccola e insignificante storia a puntate spiega – sulla pelle dei ciclisti romani e di coloro che sperano in uno sviluppo della ciclabilità della Capitale – come sia difficile orientarsi nella giungla delle competenze capitoline, tra uffici, dipartimenti, progetti e iniziative che spesso agiscono come compartimenti stagni. E come, a Roma, possa risultare difficoltosa la convivenza della manutenzione ordinaria con piccole (e belle) novità infrastrutturali.

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