“Oggi siamo qui perche’ siamo di fronte a un probabile rinvio delle elezioni amministrative. È un problema che non riguarda soltanto Roma ma anche altre importanti citta’ che vanno a scadenza naturale, quindi non si tratta di elezioni anticipate, noi chiediamo il rispetto della legalita’ perche’ si e’ arrivati a scadenza”. Cosi’ i Liberisti italiani, guidati dal candidato sindaco Andrea Bernaudo, manifestano sotto il Comune dopo aver iniziato per primi (e unici al momento) l’iter della presentazione ufficiale delle liste per le amministrative della Capitale che, salvo rinvii, dovrebbero tenersi entro il 15 giugno. «Oggi il rinvio delle elezioni fa comodo a tutti – dice Bernaudo -. Con la scusa Andrea Bernaudo, candidato sindaco di Roma per i Liberisti italiani, durante un sit-in organizzato contro l’ipotesi di rinvio delle elezioni amministrative. I Liberisti hanno portato in piazza diversi cartelli, su alcuni si legge: ‘No al rinvio delle elezioni amministrative’, ‘Fuori la politica dalla gestione dei servizi’, ‘Stop Atac, stop Ama, gare pubbliche’, Meno tasse, meno burocrazia’, ‘zero Tari’.
“Riteniamo che le motivazioni del rinvio- ha spiegato Bernaudo- non derivino da problemi di carattere epidemiologico, non che la pandemia non ci sia, noi siamo qui con i dispositivi di protezione personale, ma vogliamo andare a votare nel rispetto di tutti i protocolli come si e’ gia’ fatto in occasione del referendum e anche in altre competizioni regionali”. Sul come fare a svolgere regolarmente le operazioni di voto, Bernaudo ha fatto delle proposte: “La tv pubblica potrebbe mettere a diaposizione un canale per i candidati, si potrebbe attivare la firma digitale per la raccolta delle firme e prolungare di un giorno l’aperture delle urne per svolgere le operazioni di voto in sicurezza”. “Siamo convinti che invece- ha detto il candidato sindaco- i partiti stiano facendo quadrato per rinviare le elezioni perche’ sono a corto di idee, di programmi e soprattutto a corto di candidati. Siamo di fronte a un vuoto pneumatico della politica che dietro l’odiosa scusa della pandemia intende scippare ulteriormente i cittadini italiani di una liberta’ e di un diritto che e’ quello di andare a votare a scadenza naturale. Noi confidiamo che questo non avvenga anche se i segnali purtroppo sono abbastanza inequivocabili”.
Durante il sit-in, alcuni dei manifestanti, alcuni dei quali candidati al prossimo consiglio comunale, hanno effettuato un walk-around, una passeggiata attorno alla statua del Marco Aurelio.
“Capiamo che ci sono problemi politici all’interno delle coalizioni e all’interno dei partiti- ha proseguito Bernaudo- ma riteniamo anche che Roma non puo’ continuare a essere ostaggio dei partiti politici che l’hanno distrutta fino adesso. Occorre cambiare il modulo amministrativo di questa citta’, occorre cambiare la guida di questa citta’”. A tal proposito Bernaudo ha ricordato che “e’ di ieri la notizia che la Raggi ha calpestato l’esito per referendum che voleva la liberalizzazione del trasporto pubblico locale. Noi siamo stati i primi nel 2017 a dire che la politica doveva uscire dalla gestione dei servizi come accade in tantissime capitali europee e oggi ci troviamo di fronte a una Assemblea capitolina che calpesta la volonta’ dei romani. Siamo di fronte a partiti politici che non hanno candidati su Roma e quelli che sono stati interpellati hanno schifato questa citta’. Noi- ha concluso- davanti a tutto questo, lo denunciamo chiaro e tondo e alzando la voce, perche’ siamo stanchi. Stanchi di questa amministrazione e stanchi di questi giochi politici sulle spalle dei romani”.