La sindaca di Roma, Virginia Raggi, punta a blindare la sua candidatura per le elezioni amministrative del 2021 con il Movimento 5 stelle e stamattina, attraverso un post su Facebook, ha chiesto che si svolga una consultazione sulla piattaforma Rousseau. “E’ il momento che la base M5s si esprima sulla mia candidatura a Roma. Basta ambiguita’ e giochi di palazzo. Credo che, a poco piu’ di tre mesi dal voto, sia un atto dovuto soprattutto nei confronti dei cittadini: siamo tutti ormai stanchi dei giochetti da vecchia politica. Lo scorso anno, mi sono candidata in piena trasparenza. Vorrei la stessa chiarezza da parte di tutti e non leggere retroscena o assistere, come avviene ormai da anni, a trame di potere volte a isolare chi e’ scomodo. Il mio pensiero va anche a Giuseppe Conte che stimo. Lo ripeto: basta ambiguita’. Se qualcuno ha altri piani sulla citta’, lo dica apertamente. Si dia voce alla base. Intendiamoci: no a formule arzigogolate ma un voto netto sulla mia candidatura a Roma. Gli strumenti ci sono. La scelta alle persone”.
Da giorni, infatti, si inseguono indiscrezioni che vorrebbero una parte del M5s possibilista verso un accordo con il Partito democratico e Leu per la corsa su Roma: ipotesi che escluderebbe Raggi per puntare su una figura, la piu’ accreditata pare Roberto Gualtieri, capace di riunire una grande coalizione a sinistra.
“Io da cittadino, ti ho sempre sostenuta e ti sostengo ancora”. Cosi’ Alessandro Di Battista commentando il post in cui la sindaca di Roma Virginia Raggi chiede che la base M5S si esprima su Rousseau sulla sua candidatura.
E intanto la spaccatura all’interno del M5s romano – che si sta manifestando anche in queste ore in Aula Giulio Cesare dove l’Assemblea capitolina e’ chiamata a votare il bilancio di previsione 2021-2023 che ha suscitato non pochi mal di pancia tra i consiglieri di maggioranza – e’ sempre piu’ evidente.
Diversi consiglieri capitolini di maggioranza si sono affrettati a sostenere l’appello della sindaca. “Virginia Raggi e’ il sindaco di Roma e serve trasparenza e chiarezza da parte del Movimento 5 Stelle sulla sua candidatura – ha scritto l’ex capogruppo Paolo Ferrara -. La risposta, in qualsiasi forma, e’ una questione di rispetto verso gli attivisti e tutti i portavoce romani, ma soprattutto e’ un atto dovuto nei confronti dei tanti cittadini che continuano a credere nel nostro futuro e in quello della nostra citta’”. Anche Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente e che con Raggi si e’ scontrato al tempo della scelta del sito per la discarica di Roma, individuato nella Valle Galeria, sottolinea: “Virginia Raggi e’ e sara’ la candidata del M5s alle prossime amministrative di Roma. False e pretestuose le informazioni secondo cui Roberto Gualtieri sarebbe il candidato su cui starebbero puntando di comune accordo il M5s, il Pd e Leu”.
Dall’altro lato i cinque consiglieri che in questi mesi stanno chiedendo la realizzazione di una coalizione, anche con altre forze politiche del centrosinistra, attorno a una figura unitaria non lasciano spazio a fraintendimenti. “Notiamo con dispiacere che ancora una volta si mettono avanti le persone singole, prima dei temi, prima della visione, prima della strategia – afferma Enrico Stefa’no, storico esponente del M5s di Roma -. Andare avanti con ‘io sono il piu’ bravo/a di tutti’ non portera’ da nessuna parte, se non allo scontro, al tifo da stadio, che e’ l’ultima cosa di cui Roma ha bisogno”. Ancora piu’ diretto Angelo Sturni, che sottolinea: “Le forze politiche dell’alleanza per lo sviluppo sostenibile M5s, Pd e Leu devono produrre una piattaforma programmatica costituente per definire un piano per Roma per i prossimi cinque-dieci anni. Si apra da domani un tavolo politico su Roma della coalizione progressista insieme al Movimento 5 stelle che possa proseguire la strada intrapresa dal secondo governo Conte”.
Per Donatella Iorio “non c’e’ tempo da perdere: uniamo le forze progressiste per il bene di Roma. No ad individualismi. Basta con votazioni ad personam. A Roma serve gettare le basi per un’alleanza fondata sui temi e non sulle persone, che possa garantire continuita’ amministrativa per gli anni a venire”.
Raggi tuttavia chiede il consenso della base, ovvero degli attivisti che votano sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 stelle. E sulla pagina Facebook della sindaca, a commento del messaggio in cui Raggi rivolge l’appello allo svolgimento della consultazione, la maggior parte dei messaggi che appaiono sono di sostegno. Damiano scrive: “Il voto non dovrebbe neanche essere proposto e il sostegno del M5s alla tua candidatura dovrebbe essere naturale”. Davide commenta: “Sono certo che ci sarebbe un plebiscito a suo favore”. C’e’ poi chi teme che i nuovi equilibri di governo possano penalizzare il bis della sindaca. “Cara Virginia Raggi credo che la sacrificheranno in nome dell’intergruppo e del ‘volemose bene’ – sottolinea Nicola -. A mio parere la sua mossa di aprire a Draghi superando gli schemi (come ha detto) fatta per stemperare la freddezza con il Pd, non so se spontanea o consigliata, a mio parere non le ha portato bene”. E Andrea aggiunge: “Cara Virginia, purtroppo lei, e’ costretta a lasciare lo splendido lavoro svolto in questi anni. Il motivo e’ semplice. In Italia ci sono piu’ persone disoneste che oneste. Basta guardare quello che e’ successo al presidente Conte”.